Scambio di informazioni sulle merci importate extra Ue e accesso ai dati del Pra per le frodi carosello sulla vendita delle autovetture. La strategia della commissione europea presentata in conferenza stampa da Pierre Moscovici, commissario agli affari economici passa per un rafforzamento del ruolo di Eurofisc, la rete, istituita dal 2010, degli esperti antifrode Iva, che diventa cabina di regia nel maggiore scambio di informazioni. Questo è il pacchetto presentato dalla Commissione europea per contrastare le frodi Iva nell’Unione. Le nuove norme mirano a rafforzare la fiducia tra gli Stati membri implementando uno scambio di informazioni efficace e rafforzare la cooperazione tra le autorità fiscali nazionali. Le stime calcolano che le frodi IVA causano più di 50 miliardi di euro l’anno di perdite per gli Stati membri dell’Unione. Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, ha dichiarato: “Le rivelazioni dei Paradise Papers hanno nuovamente dimostrato come le giurisdizioni a fiscalità privilegiata possano essere utilizzate per facilitare le persone fisiche e società ad eludere la normativa sull’IVA dell’Ue. Studi recenti, inoltre, affermano come i sistemi di frode IVA possano essere utilizzati per finanziare organizzazioni criminali e terroristiche. Combattere ciò richiede una condivisione delle informazioni molto più efficace che attualmente non esiste tra le autorità nazionali competenti – e le proposte odierne faranno si che questo possa accadere. Ad esempio, la rete europea di esperti antifrode di Eurofisc avrà accesso ai dati di registrazione delle automobili provenienti dagli altri Stati membri, contribuendo a fermare una delle principali fonti di frode IVA nell’Unione Europea, collegata alla vendita di auto nuove ed usate”.
ItaliaOggi