Dopo aver diversificato nei dolci da ricorrenza e nella prima colazione, il gruppo dolciario Balocco svolta verso la pasticceria artigianale inaugurando un nuovo filone premium con cui esportare il marchio Oltreoceano. I dolci sono quelli della tradizione piemontese che il capostipite Francesco Balocco vendeva nella sua prima pasticceria a Fossano (Cuneo): paste di meliga, krumiri, amaretti, baci di dama, torcetti. E la prima vetrina che li presenterà al grande pubblico sarà, dal 9 novembre Fico – Eataly World a Bologna, il parco agroalimentare dove il gruppo ha riprodotto in scala ridotta una fabbrica dolciaria e annessa insegna «Bottega Balocco Italian Bakery», dove offrire momenti di consumo ed esperienza di marca. «Italian Bakery è una start-up vera e propria, per progetto e linea di produzione», racconta Alberto Balocco (nella foto), presidente e amministratore del gruppo. «Siamo abituati a lavorare in grandi spazi», racconta l’imprenditore, «miniaturizzare la catena produttiva per mostrare la fabbrica al pubblico ci ha imposto la creazione di un nuovo sistema da ricreare da zero. Per i classici come i panettoni, per esempio, abbiamo studiato per la prima volta al mondo forme di cottura di carta completamente riciclabili, perché non c’era spazio per gli stampi in alluminio da rilavare e utilizzare. Sicuramente sarà un innovazione che verrà notata da chi ha un occhio artigiano».
La società piemontese, 187 milioni di euro il fatturato stimato per fine anno, ne ha investiti due solo per il concept bolognese e il nuovo progetto di pasticceria premium con cui conquistare nuovi mercati e l’ora del tè. «Proporremo un prodotto artigianale con metodo industriale a partire dall’imballaggio: vaschette studiate in base alle pedane dei pallet, perché sono prodotti da esportazione. All’interno il meglio della tradizione glocal Piemontese», spiega a ItaliaOggi, «Partiamo con il circuito Eataly, ma siamo come bambini che devono ancora imparare a camminare. Se ci sarà un buon riscontro potremo pensare a duplicare il format “bakery” altrove, anche in Italia».
La linea prevede «15 item», di pasticceria artigianale destinata al network distributivo del gruppo in 60 paesi. «C’è richiesta di prodotti simili, il valore aggiunto è l’italianità», ribadisce l’imprenditore.
Ma non è la prima volta che Balocco sperimenta un canale alto di gamma: «C’è un enorme bisogno di una linea premium», aggiunge. «Il prodotto della gdo viene spesso promozionato, quindi fa fatica a trovare spazi nell’area regalo. Un brand alto di gamma ci aiuta e risponde alla voglia dei consumatori di belle carte, nastri, colore. Su questo input abbiamo messo a catalogo la linea Balocco Oro con logo dorato e una declinazione di prodotti incartati a mano distribuiti in selezionati supermercati».
Ora il marchio che debutta a Fico visibile sui prodotti sarà Bottega Balocco Italian Bakery. L’insegna, «Bottega Balocco Bakery Café» va ad aggiungersi a «Bottega Balocco Restaurant Café» il format di cucina gourmet con cui il gruppo ha aperto nel centro di Fossano quasi un anno fa. «Procediamo a piccoli passi e pensando a tutti i target», conclude l’a.d. della società. «Anche in comunicazione è tornato il Signor Balocco, nonno e nipote insieme alle prese con diversi episodi sui prodotti e la storia Balocco. I millennial, parlo da papà, sono avantissimo con i media e i social network, ma poi amano la famiglia e farsi consigliare quando si tratta di sedersi a tavola».
Francesca Sottilaro, ItaliaOggi