Dopo otto anni, Schauble assumerà un nuovo ruolo critico, quello di presidente del Parlamento tedesco, dove per la prima vlta entrerà in forze la destra di Alternative fur Deutschland
La candidatura ufficiale arriverà il 17 ottobre quando si riunirà il gruppo parlamentare della Cdu\Csu: il ministro delle Finanze cristiano democratico Wolfgang Schäuble, 75 anni, diventerà il prossimo presidente del Parlamento tedesco (la carica spetta tradizionalmente al partito più forte). Glielo hanno chiesto il Kauder e la cancelliera Angela Merkel in persona: Schäuble avrebbe già accettato. «Siamo contenti che abbia dato la sua disponibilità» ha detto Kauder. «Schäuble incarna tutte le qualità necessarie per garantire la stabilità e l’unità del Paese nel periodo agitato che stiamo attraversando» ha commentato alla Bild Edmund Stoiber, governatore della Csu della Baviera.
Con la nomina di Schäuble alla guida del Bundestag Merkel risolve due problemi in uno: «libera» il posto di ministro delle Finanze, che in una eventuale coalizione Giamaica (cioè con Verdi e Fdp) i liberali della Fdp rivendicheranno con ogni probabilità per sé, e mette un uomo fidatissimo e molto forte a controllare un parlamento che rischia di crearle parecchie difficoltà. Il principale problema sono ovviamente i 94 deputati di Alternativa fuer Deutschland, che già nei parlamenti regionali si sono fatti notare per le molte provocazioni e lo stile poco istituzionale.
Con Schäuble presidente del Bundestag sarà molto difficile per loro, per esempio, ottenere una commissione di inchiesta sull’operato di Merkel durante la crisi dei rifugiati (una vera e propria ossessione per l’estrema destra che l’ha accusata più volte di aver violato la legge). In generale Schäuble, che era ministro dalle finanze dal 2009 (e il più amato, dopo la Merkel, tra i componenti del governo), ha una lunghissima esperienza parlamentare, 45 anni, e conosce molto bene la macchina che dovrà governare.
La FdP ha già annunciato che lo sosterrà: la sua uscita dal governo conviene soprattutto a loro, che in una possibile coalizione vorranno avere voce pesante nelle scelte economiche. Che Schäuble senza colpo ferire si sia detto disponibile ad accettare una carica prestigiosa e in questo momento importante, ma molto meno potente di quella che ricopriva finora, dice molto dei tempi difficili che aspettano la Germania in generale e la Cdu in particolare.
Elena Tebano, Corriere della Sera