(di Cesare Lanza per LaVerità) Scommettiamo che domani sera la Nazionale di calcio ci offrirà una prestazione di buon livello? La nostra avversaria, la Spagna, è fortissima e gioca in casa: solo una vittoria (sulla carta improbabile) potrebbe garantirci l’accesso sicuro ai Mondiali in Russia nel 2018. Quasi certamente anche il secondo posto, alla luce dei buoni risultati raggiunti, ci consentirà di partecipare. Ma è nostro interesse, oltre che un dovere sportivo, batterci per il risultato migliore. In breve, mi sento di scommettere su una partita egregia, ma sul risultato no. Mi da fiducia la presenza, nella nostra squadra, di giovani campioni più che promettenti. Lorenzo Insigne, Marco Verratti, Ciro Immobile, Andrea Conti, Federico Bernardeschi, Lorenzo Pellegrini. Sommessamente ricordo che la nostra migliore Nazionale, per la qualità del gioco, non fu quella che vinse il campionato del mondo nel 1982 e tanto meno quella che lo vinse nel 2006. La più bella fu quella del 1978, in cui il et Enzo Bearzot ebbe il coraggio di lanciare due giovanissimi che si chiamavano Antonio Cabrini e Paolo Rossi. Sabato in Spagna il nostro commissario tecnico Gian Piero Ventura, con problemi di abbondanza, dovrà scegliere tra tre candidati (Andrea Belotti, Immobile, Insigne) per due posti in attacco. Non credo che avrà l’audacia di schierarli tutti e tre. La mia opinione è che Insigne, in forma straordinaria, è irrinunciabile, anche se in Nazionale non ha ancora brillato. E non avrei il coraggio di lasciar fuori il «Gallo» Belotti, dopo il memorabile gol di domenica. Ma è pur vero che Immobile è un rapinatore in area di rigore, capace di tirar fuori il gol alla minima occasione.