“Riteniamo grave e incomprensibile la decisione del governo francese di non dare seguito ad accordi già conclusi”, hanno sottolineato, in una nota congiunta, i ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, commentando la decisione dell’esecutivo francese. “Accordi che garantivano la tutela dei livelli occupazionali in Francia e del know-how francese attraverso una governance equilibrata e in una prospettiva autenticamente europea”, hanno chiosato i ministri del governo Gentiloni.
“Riteniamo che a fronte degli impegni già assunti da Fincantieri a tutela degli interessi francesi – si legge ancora nella lettera – non sussista alcun motivo perché la società italiana, leader del settore, non possa detenere la maggioranza di Stx, società fino ad oggi sotto controllo di un gruppo coreano per i due terzi del capitale sociale. Per questo, riceveremo il ministro Le Maire martedì prossimo a Roma e ascolteremo la proposta del governo francese partendo da questo punto saldo”.
“Nazionalismo e protezionismo – hanno concluso i ministri del governo italiano – non sono basi accettabili su cui regolare i rapporti tra due grandi paesi europei. Per realizzare progetti condivisi servono fiducia e rispetto reciproco”.
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