Punta al sì dell’Antitrust sull’operazione Essilor entro fine anno
I profitti adjusted sono in crescita del 6,7%
Luxottica ed Essilor puntano a ottenere il via libera dell’Antitrust all’operazione di integrazione entro fine anno. «Il progetto prosegue il suo percorso», hanno fatto sapere i due gruppi, «con l’avanzamento delle procedure antitrust in tutte le giurisdizioni». Essilor e Luxottica hanno notificato l’operazione congiuntamente alle autorità antitrust di tre delle cinque giurisdizioni competenti: Stati Uniti, Canada e Brasile. Negli Stati Uniti e in Canada le due realtà sono entrate nella fase della seconda richiesta, come previsto per transazioni di simili dimensioni. In Cina l’accettazione della notifica è prevista a breve. In Europa le due società stanno mantenendo un dialogo aperto e costruttivo con la Commissione nel contesto della fase di pre-notifica, e si aspettano di notificare formalmente l’operazione nelle prossime settimane. È già arrivato il via libera in Russia e in India. Intanto l’azienda guidata da Leonardo Del Vecchio ha chiuso il semestre con un utile netto adjusted di 567 milioni di euro, in crescita del 6,7% a cambi correnti su base annua. Il fatturato consolidato è salito del 4,2%, sempre a cambi correnti, a 4,917 miliardi. L’ebit adjusted è migliorato del 4,9% a 899 milioni, con il relativo margine passato al 18,3%. Sul fronte delle vendite, la divisione wholesale ha registrato una crescita tendenziale dell’1,2% a cambi correnti a 1,981 miliardi, mentre la divisione retail ha visto un incremento del 6,8% a 2,937 mld. La generazione di cassa si è attestata al livello record di 535 milioni, mentre l’indebitamento netto si è ridotto dell’1,2% a 1,113 miliardi. Il presidente esecutivo Leonardo Del Vecchio e l’a.d. prodotto & operations, Massimo Vian, hanno confermato le stime per il 2017. «Le nuove strategie e la riorganizzazione del gruppo stanno già producendo i benefici attesi: vendite in aumento, redditività in accelerazione e una forte generazione di cassa. Il grande lavoro sul mercato americano e sui nostri negozi, il coraggio di ridisegnare la distribuzione in Cina, dove abbiamo dichiarato guerra al parallelo, o l’investimento nel lancio delle nuove lenti da vista Ray-Ban confermano l’attenzione del gruppo verso una crescita fatta di innovazione, qualità e attenzione al consumatore finale»
Italia Oggi