Sono stati 5,4 milioni gli utenti unici in Italia che hanno commentato ogni mese, almeno una volta su Facebook e Twitter, i programmi televisivi trasmessi da 34 emittenti digitali terrestri e satellitari tra gennaio e giugno scorso. Secondo le elaborazioni Nielsen sulla base dei dati semestrali di Social Content Ratings, la soluzione per la misurazione della social tv in termini di attività e di audience, le interazioni complessive generate sulle due piattaforme social sono state 124 milioni e, per il 40% dei casi, lo sport ha continuato a farla da padrone.
In particolare, tra contenuti originali via post e tweet e attività di engagement nelle forme di commenti, risposte, condivisioni, like, retweet e citazioni, il picco degli utenti unici è stato raggiunto a febbraio, con 7,4 milioni di persone.
Scendendo nel dettaglio delle performance di Facebook e Twitter rispettivamente, il 94% degli autori dei contenuti online ha preferito il social network di Mark Zuckerberg, il restante 6% ha scelto quello di Jack Dorsey. Spostandosi sul versante delle interazioni, Facebook ha raccolto l’84% e Twitter il 16%. Per quanto riguarda i generi televisivi più commentati, invece, lo sport pesa per il 40% dei 124 milioni di interazioni, l’intrattenimento per il 34%, talent e reality insieme generano il 13%, talk show e approfondimento politico il 6% e ancora serie televisive e fiction un altro 3%. Considerando inoltre i generi, su Facebook domina lo sport con il 47% delle interazioni mentre Twitter incanala soprattutto i «cinguettii» incentrati sull’intrattenimento (con una quota del 32%).
Ancora, guardando ai dati demografici degli utenti online, prevale leggermente il genere maschile (51%) ma, escludendo sport e talent o reality show, prevalgono le donne.
Fotografie del mercato internet che interessano le aziende che investono in pubblicità, hanno sottolineato da Nielsen, dovendo considerare per esempio che gli internauti tra i 25 e i 34 anni sono quelli complessivamente più attivi, anche se format come i talk show e le trasmissioni d’intrattenimento politico coinvolgono in particolar modo gli over 55 (pari al 42% della loro audience). Infine, un dato da rammentare è che l’attività sui social non si concentra solo in contemporanea ai programmi seguiti, ossia nelle stesse fasce orarie in cui sono trasmessi i format tv. Il 41% delle conversazioni è avvenuto infatti in giorni diversi dalla messa in onda. È il 59% che ha seguito una modalità «lineare», durante il programma o nelle tre ore precedenti e successive. Sul totale della attività, il 51% avviene in modalità «non lineare» per Facebook, a differenza di Twitter che attira maggiormente l’attività in diretta e dove, per l’appunto il 78% delle interazioni è in modalità «lineare».
ItaliaOggi