La battaglia non si ferma. L’organizzazione, insieme a più di 240 mila cittadini, ritiene urgente lavorare per un sistema pubblico televisivo imparziale e trasparente.
Altroconsumo, forte di oltre 240 mila firme alla petizione per chiedere l’abolizione del canone RAI, ha scritto oggi a Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, Roberto Fico, presidente Commissione di Vigilanza RAI e Monica Maggioni, presidente RAI, per chiedere un incontro e presentare soluzioni serie e concrete per riformare il servizio pubblico. L’occasione è la presentazione dei palinsesti autunnali dell’azienda agli investitori pubblicitari. L’organizzazione dei consumatori si chiede come mai la concessionaria del servizio pubblico finanziata con il canone pagato dai telespettatori si comporti come una tv commerciale. Occorre che la RAI scelga: delle due l’una.
Per Altroconsumo la RAI non deve essere l’unica società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e chiede che questa esclusiva sia eliminata. Tutti gli operatori privati che acquistano le frequenze messe a disposizione dallo Stato dovrebbero rispettare alcuni obblighi minimi di servizio pubblico. L’organizzazione propone un pacchetto di riforme strutturali e sostenibili, volte a eliminare il peso ingombrante della politica che opprime il servizio pubblico radiotelevisivo, eliminandone il finanziamento strutturale a carico dei cittadini.
Queste le altre proposte di intervento inviate da Altroconsumo al Governo:
– innovazione tecnologica e digitale che trasformi la Rai in una digital media-company in grado di produrre e distribuire contenuti attraverso le nuove reti a banda ultralarga favorendo la fruizione dei contenuti con i diversi device;
– abolizione della Commissione Parlamentare di Vigilanza eliminando l’influenza della politica sull’informazione televisiva;
– potenziamento dell’Antitrust a garanzia della concorrenza di mercato e riforma della governance dell’Autorità Garante per le Comunicazioni rendendola indipendente dalla politica.
Commenta Ivo Tarantino, responsabile Relazioni esterne per Altroconsumo: “Chiediamo un incontro alle istituzioni perché riformino la tv pubblica rendendola indipendente, al servizio del cittadino e capace di produrre contenuti imparziali e obiettivi. La nostra battaglia continua”.