“Per ascoltare la voce del Signore bisogna farsi piccoli”. L’ennesimo richiamo di Papa Francesco all’umilta’ e alla semplicita’ e’ arrivato nell’omelia di Santa Marta sul “Sacro Cuore”, nella quale ha detto: “i grandi sono pieni di se stessi” e non riescono in tal maniera a entrare in dialogo con Gesu’ e dunque con Dio. Al mistero del cuore di Cristo, dunque, si arriva con la semplicita’: esso, ha specificato Bergoglio, “non e’ – come ‘qualcuno dice’ – una ‘immaginetta’ per i devoti”: il cuore trafitto di Cristo e’ “il cuore della rivelazione, il cuore della nostra fede perche’ Lui si e’ fatto piccolo, ha scelto questa via”. Quella di umiliare se stesso e annientarsi “fino alla morte” sulla Croce: e’ – ha sottolineato il Pontefice – “una scelta verso la piccolezza perche’ la gloria di Dio possa essere manifesta”. Dal corpo di Cristo trafitto dalla lancia del soldato “usci’ sangue e acqua”, ha ricordato il Papa, ricordando chje l’odierna Festa del Sacro Cuore ci presenta un “cuore che ama, che sceglie, che e’ fedele” e “si lega con noi, si rivela ai piccoli, chiama i piccoli, si fa piccolo” Nell’omelia, Francesco ha rammentato come Mose’ specifichi che il Signore ha scelto il popolo d’Israele perche’ e’ “il piu’ piccolo di tutti i popoli”. “Si e’ innamorato della nostra piccolezza e per questo ci ha scelti. E Lui – ha specificato – sceglie i piccoli: non i grandi, i piccoli. E Lui si rivela ai piccoli: ‘Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli’. Lui si rivela ai piccoli: se tu vuoi capire qualcosa del mistero di Gesu’, abbassati: fatti piccolo”. Questo il consiglio del Pontefice che ha esortato i cristiani a essere nulla e a lasciarsi andare verso Dio che si rivela ai piccoli e chiama i piccoli. “Ma i grandi non li chiama?”, ha domandato ad alta voce il Papa. “Il suo cuore e’ aperto, ma la voce i grandi non riescono a sentirla perche’ sono pieni di se stessi. Per ascoltare la voce del Signore, bisogna farsi piccoli”.