di Cesare Lanza
LUIGI GUBITOSI
Insieme con gli altri due commissari, sta cercando di creare un futuro per l’Alitalia, dopo l’assurdo referendum sindacale che ha sovraccaricato l’azienda – già in condizioni disperate – di ulteriori restrizioni e difficoltà. Piace la sua reazione a voce alta, dopo l’incredibile sciopero di venerdì: “Inconcepibile fermare l’Alitalia in queste condizioni”. “Cupio dissolvi”, secondo i latini.
VITTORIO DI BATTISTA
È il papà di Alessandro, il popolare “Dibba“. E aggiunge caos a caos con una furiosa dichiarazione a una radio: un intervento critico sul pasticcio (non ancora chiarito) La Repubblica/Casaleggio/Salvini. Come se fosse accertato che il presunto incontro tra Lega e M5S sia avvenuto. Il polverone si gonfia, con nuove polemiche, che investono anche la presunta rivalità tra Dibba e Luigi Di Maio.
.
LUIGI MARRONI
In Italia non si finirà mai di stupirsi: la vicenda Consip sembra al di là di ogni confine di tollerabilità. C’è un’inchiesta che vede indagato il ministro Luca Lotti con un chiasso che coinvolge Renzi padre e figlio e molti altri. Marroni, ad di Consip, non è toccato da voci e sospetti. Ma il governo manovra per farlo fuori. Perché? Forse Il manager potrebbe fare rivelazioni imbarazzanti?
JAMES PALLOTTA
La Roma? Un romanzo popolare immutabile. Ogni anno, d’estate, sogna: scudetto, acquisti formidabili. Poi succede che per far cassa i giocatori più importanti vengano messi sul mercato. E cosa fa il presidente americano? Ha gestito male il progetto dello stadio, blatera diritti che non ha, autorizza la cessione di Mohamed Salah (45 milioni). E gli acquisti? Si vedrà.
.
LA FAMIGLIA ORLANDI
Meglio tardi che mai. Dopo trentaquattro anni dalla scomparsa di Emanuela – che avvenne esattamente il 22 giugno 1983 – la famiglia alza la voce. E chiede al Vaticano il dossier – carte mai rese pubbliche – sulla povera ragazza. Finalmente verranno fuori retroscena, omissioni, ambiguità (non oso dire responsabilità, complicità) su cui tanto si è discusso? È augurabile. Il desiderio di verità va sempre sostenuto.
.
CRISTIANO RONALDO
L’asso del Real Madrid, il più famoso del mondo, vuole fuggire dalla Spagna. La Procura di Madrid gli contesta un’evasione fiscale di 14.7 milioni. E il problemino gli provoca una reazione nervosa, poco apprezzabile. C’è qualcosa di poco chiaro. La contestazione è ingiusta? Non gli mancano i mezzi per difendersi! Oppure è giusta? Può eccepire, trattare, mediare e infine pagare, come un cittadino qualsiasi.
.
di Cesare Lanza, La Verità