Le aspettative e le novità del bando di gara lanciato il 16 maggio nelle parole dell’amministratore delegato di Trenitalia, Barba Morgante
Altri 135 nuovi treni per i pendolari. Stavolta parliamo di convogli diesel, per viaggiare anche sulle linee non elettrificate con gli stessi livelli di comfort dei nuovi treni elettrici già commissionati. È ciò che Trenitalia ha chiesto a tutti i player dell’industria ferroviaria internazionale lanciando, lo scorso 16 maggio, un nuovo bando di gara finalizzato alla stipula di un Accordo Quadro per la consegna di due tipi di convogli, a 200 e 300 posti a sedere, a trazione diesel.
Insieme alla fornitura è stato richiesto anche il servizio di manutenzione della durata di 15 anni, con opzione di ulteriori dieci. Il tutto per un valore superiore a un miliardo e mezzo di euro. Che si aggiunge ai 4 miliardi circa per la fornitura, da parte di Hitachi Rail e Alstom, di 450 treni elettrici. «Puntiamo molto sulla qualità, e con questa gara sollecitiamo le imprese produttrici a competere per esprimerla, con proposte tecniche che domani i nostri passeggeri possano apprezzare», dichiara l’amministratore delegato di Trenitalia, Barbara Morgante.
Barabara Morgante, AD di Trenitalia
Cosa aspettarsi dal nuovo bando?
Innanzitutto che le prestazioni d’eccellenza richieste al mercato producano offerte assimilabili a quelle, estremamente elevate, che abbiamo ottenuto per i treni elettrici.
I cambiamenti rispetto alla gara dello scorso anno?
Il lotto complessivo è quasi triplicato. La vera novità però è che stavolta c’è un numero garantito di 70 treni, più alto addirittura del lotto precedente, in cui se ne chiedevano 50 senza alcun minimo garantito. E poi, 30 di essi saranno addirittura ordinati contestualmente alla stipula dell’accordo.
E perché questa novità?
Perché proseguendo il percorso di miglioramento delle nostre performance industriali, parlo di puntualità, regolarità, pulizia dei treni, security e informazione, ci siamo guadagnati la fiducia dei committenti. Molte Regioni, quindi, si stanno indirizzando verso di noi come gestore a cui affidare direttamente i nuovi contratti. C’è così più chiarezza su quelle che sono le effettive esigenze in termini di nuovi treni.
Qual è ora la tabella di marcia?
C’è una prima fase che termina il 5 luglio in cui le aziende potranno comunicare il loro interesse a partecipare. Sottoporremo le candidature a una selezione e invieremo una lettera con il capitolato e gli elementi per l’offerta definitiva, che dovrà essere presentata entro l’11 dicembre.
A quel punto prende il via un’attenta valutazione delle offerte che porterà prima all’aggiudicazione e poi, secondo una tempistica dettata dalla normativa di legge, all’affidamento e alla stipula dell’accordo. Senza intoppi potremo ripetere gli ottimi tempi dell’altro bando, circa un anno in tutto.
E da quando i pendolari potranno beneficiare dei nuovi treni?
L’obiettivo è ottenere le prime consegne a partire dal 2020. Inizieranno ad usufruirne la Sicilia, la Toscana e la Sardegna.