Formazione e stage per far crescere nuove professionalità
Valorizzare e far crescere nuove professionalità nel mondo della cultura, promuovendo la formazione dei giovani, grazie a un percorso virtuoso tra istituzioni, università, territorio e impresa: è questo l’obiettivo di Generazione Cultura, un progetto rivolto a neolaureati ideato e sostenuto da Il Gioco del Lotto, insieme al ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Ales, in collaborazione con la Luiss Business School.
L’iniziativa prevede, infatti, una fase di formazione in aula e un periodo di stage retribuito presso alcune tra le più importanti istituzioni culturali italiane, con anche la possibilità per chi ha le idee migliori e più innovative di essere aiutato a svilupparle concretamente.
Generazione Cultura, appena partito, è destinato a 100 neolaureati di età inferiore ai 27 anni, selezionati attraverso un bando pubblico (disponibile su www.generazionecultura.it), che avranno la possibilità di frequentare circa 200 ore in sei settimane d’aula di alta formazione presso la Luiss Business School. Completata la formazione, i giovani saranno ospitati con uno stage retribuito di 6 mesi presso 25 importanti istituzioni culturali: per esempio gli Uffizi, la Reggia di Caserta, il Parco Valle dei Templi, la Triennale di Milano e il Museo delle antichità egizie di Torino. A completamento del percorso, i partecipanti si misureranno in un contest dove proporranno le loro idee di impresa culturale e fino a dieci tra le migliori idee saranno sostenute da Il Gioco del Lotto e dalla Luiss Business School in tutte le fasi di preparazione del business plan.
Per Lottomatica (concessionaria de Il Gioco del Lotto) si tratta di ulteriore tassello di una visione in cui la responsabilità sociale trova spazio come «parte essenziale dei nostri valori di impresa», afferma Fabio Cairoli, presidente e a.d. di Lottomatica Holding. «Il nostro modello si è sviluppato su due pilastri principali: il primo è un programma molto articolato di gioco responsabile che stimola studio, prevenzione, formazione e supporto; il secondo raggruppa progetti e iniziative di restituzione alla collettività. Il Gioco del Lotto è da oltre 500 anni legato alla storia del patrimonio artistico e culturale italiano. Da quando siamo concessionari del Lotto abbiamo quindi scelto di supportare con risorse generate da questo gioco progetti di valorizzazione conservazione e recupero di questo patrimonio unico al mondo».
Ci si è orientati verso questo progetto perché «innanzitutto rappresenta una testimonianza di collaborazione virtuosa e concreta tra pubblico e privato», continua l’a.d. «Nel merito unisce due temi importanti per il nostro paese, a cui da sempre prestiamo molta attenzione: il patrimonio artistico e culturale e il futuro dei nostri giovani. Un progetto di formazione come Generazione Cultura ha l’ambizione di fare scoccare una scintilla tra l’energia, la creatività di giovani talenti e le istituzioni culturali che gestiscono il nostro patrimonio. Pensiamo che il potenziale di questa ricchezza sia ancora da sfruttare e che ciò possa diventare uno dei motori della nostra crescita. Formare figure manageriali o imprenditoriali in questo mondo crediamo sia innovativo e possa creare valore».
In tutto ciò, il Gioco del Lotto è storicamente legato al mondo dell’arte. «La valorizzazione del grande patrimonio artistico e culturale italiano proviene anche dalle risorse del Lotto sulla falsariga di come avviene in altri paesi, dove parte delle entrate derivanti dai giochi sono investite in progetti di alta valenza sociale. Ci sembra naturale proseguire nel solco di questa tradizione che parte da molto lontano e che segna la storia non solo del gioco più antico ma anche quella del nostro paese», conclude Cairoli.
di Irene Greguoli Venini, Italia Oggi