La società ha chiuso il 2016 con un utile netto consolidato pro forma di 221 mln di euro e un debito pari a 3,618 mld, sotto il target della società e la stima del consenso. Previsti investimenti tecnici in aumento quest’anno. Il dividendo offre uno yield del 5,1% e Akros conferma buy in attesa del piano a primavera
Italgas ha chiuso il 2016 con un utile netto consolidato pro forma di 221 milioni di euro. Il consenso Bloomberg si aspettava un utile netto più alto a 238 milioni. Il 2016 è stato l’anno della separazione di Italgas Reti da Snam e dell’ammissione alla quotazione del titolo in borsa il 7 novembre. L’utile netto adjusted è stato pari a 226 milioni, in calo rispetto ai 345 milioni di euro come “consolidato perimetro distribuzione gas” registrati nel 2015.
Il bilancio pro-forma è stato redatto, ha sottolineato la società, al fine di dare un’adeguata rappresentazione della situazione economico-finanziaria ad anno intero del gruppo Italgas , che espone i valori economico-finanziari di Italgas Spa dalla data della sua costituzione (1 giugno 2016) e delle società Italgas Reti, Napoletanagas e Acam Gas al primo gennaio 2016″.
La diminuzione dell’utile si spiega con la riduzione dell’utile operativo di 147 milioni, i minori oneri finanziari netti (2 milioni), esclusi gli special item, derivanti dal minor costo medio del debito, parzialmente compensato dai maggiori oneri finanziari derivanti dall’attualizzazione dei fondi ambientali e benefici ai dipendenti; i minori proventi netti su partecipazioni (9 milioni), per la valutazione, effettuata nel 2015, della quota di Acam Gas. Questi effetti sono stati parzialmente compensati dalle minori imposte sul reddito (+35 milioni).
Sempre a livello consolidato pro forma i ricavi sono calati a 1,079 miliardi di euro (-2% anno su anno, 1,044 miliardi la stima del consenso), l’ebitda a 685 milioni di euro (-8%, 658 milioni la stima del consenso), l’ebit è sceso a 359 milioni (-23%, 375 milioni la stima del consenso), a causa dei ricavi più bassi, dei costi più alti e degli ammortamenti più elevati per 53 milioni di euro, mentre il cash-flow da attività operativa è ammontato a 499 milioni.
Infine, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 3,618 miliardi, poco sotto il target della società a 3,7 miliardi e la previsione del consenso a 3,705 miliardi, un debito composto da debiti finanziari a breve termine (2,696 miliardi), da debiti finanziari a lungo termine (923 milioni) e da disponibilità liquide, interamente denominati in euro. Italgas , a fine 2016, disponeva di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo pari a 1,1 miliardi di euro.
“Il 2016”, ha commentato il ceo Paolo Gallo, “è stato un anno importante per Italgas . Con il suo ritorno in borsa, l’azienda apre un nuovo capitolo della sua lunga e importante storia. I risultati raggiunti nel corso dell’anno sono in linea con le attese. Le solide performance operative scontano da un lato la riduzione dei ritorni regolati e dall’altro i costi relativi al processo di separazione da Snam “.
Nel corso dell’anno, ha ricordato Gallo, “abbiamo generato un flusso di cassa operativo adjusted di 499 milioni di euro che ha finanziato interamente gli investimenti tecnici pari a 378 milioni di euro. Abbiamo posto le basi per dare attuazione alla nostra strategia di creazione di valore attraverso una crescita sostenibile e profittevole preservando al contempo la solidità patrimoniale del gruppo”.
Alla luce dei risultati raggiunti, ha aggiunto il presidente di Italgas , Lorenzo Bini Smaghi, “proporremo alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2 euro per azione e confermiamo l’impegno per una politica di remunerazione dei nostri azionisti attrattiva e sostenibile”. Il dividendo è in linea con la guidance della società e la stima del consenso e ai prezzi attuali di Italgas offre uno yield del 5,1% circa.
Italgas continuerà nel perseguimento degli obiettivi strategici previsti nel piano 2016-2020 con focus sulla realizzazione degli investimenti, sulla razionalizzazione dei processi e dei costi operativi e sull’ottimizzazione della struttura finanziaria, mantenendo una costante attenzione alle opportunità di sviluppo.
Con specifico riferimento agli investimenti tecnici in immobilizzazioni materiali e immateriali, nel corso di quest’anno, la società prevede una spesa in aumento rispetto all’anno precedente, riconducibile al mantenimento e allo sviluppo delle reti e all’attività di misura destinata all’implementazione del rilevante programma di installazione dei contatori elettronici (smart meter), nonché al completamento delle costruzioni di nuove reti.
Inoltre Italgas intende accrescere la propria efficienza operativa grazie all’implementazione di un programma di riduzione costi e di miglioramento della qualità dei processi e dei servizi che sarà avviato nei primi mesi di quest’anno. Infine, le società del gruppo parteciperanno alle gare di interesse strategico per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, al fine di perseguire gli obiettivi di sviluppo volti a mantenere e incrementare la propria quota di mercato nel business della distribuzione del gas naturale in Italia.
Il consiglio di amministrazione ha anche deliberato di modificare il calendario degli eventi societari 2017. In particolare, la riunione del board per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo è stata anticipata dal 15 maggio al 4 maggio. La diffusione del relativo comunicato stampa avverrà il 5 maggio prima dell’apertura dei mercati; nel pomeriggio dello stesso giorno si terrà la conference call per l’illustrazione dei risultati a investitori e analisti.
“Italgas ha registrato risultati decrescenti, anche se la base di confronto non è significativa viste le voci una tantum. Non crediamo che questi risultati fungano da fattore catalizzatore per l’azione, il driver è infatti il piano industriale, che dovrebbe essere svelato questa primavera. Ribadiamo la nostra posizione positiva sul titolo: buy con un target price a 4,35 euro”, affermano stamani gli analisti di Banca Akros. Anche gli analisti di Banca Imi hanno ribadito il rating positivo add con un target price a 4,4 euro pur osservando che l’insieme dei risultati 2016 è leggermente al di sotto delle loro stime su base adjusted.
Italgas attualmente scambia a premio di circa il 15% sull’enterprise value ebitda/Rab, un premio simile a quello di Snam e Terna . “Crediamo che Italgas dovrebbe meritare un premio visti il maggior ritorno consentito sulla Rab per la distribuzione del gas, 6,1%, rispetto a quello per la trasmissione di gas ed elettricità, 5,4% e 5,3%, rispettivamente, il suo gearing più elevato e il più basso costo del debito, grazie al rifinanziamento a tassi competitivi a seguito del processo di spin-off, e la sua capacità di crescere attraverso le gare. per cui manteniamo il rating outperform e il target price a 4,35 euro sul titolo”, aggiungono gli analisti di Mediobanca Securities.
A Piazza Affari dopo i conti il titolo Itlagas flette dello 0,15% a quota 3,946 euro.
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