C’e’ anche l’avvocato di Melania Trump, la first lady americana, tra gli oppositori del cosiddetto ‘travel ban’, il divieto all’ingresso in Usa per rifugiati e immigrati di sette Paesi a maggiorana musulmana. “Come possiamo voltare le spalle a queste persone”, si e’ chiesto Michael Wildes, intervistato da MSNBC. “Questo non e’ il modo di fare i conti con la vita delle persone”. L’avvocato newyorkese si e’ anche detto convinto che la battaglia legale nei tribunali americani sull’ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump finira’ in Corte Suprema: “Andra’ peggio anziche’ migliorare”. Wildes e’ un avvocato di successo, che ha avuto tra i suoi clienti Trump Models, l’agenzia di modelle di Trump, e ha lavorato anche per il concorso di Miss Universo, procurando i visti per le modelle. Lo scorso settembre la stessa Melania Trump ha fatto ricorso ai suoi servizi: tentando di chiarire gli interrogativi riguardo la sua stessa pratica di ingresso in Usa, diffuse una lettera firmata da Wildes in cui smentiva recisamente l’accusa di aver lavorato clandestinamente in Usa prima di ottenere il permesso. Ma un paio di mesi piu’ tardi, sono emersi documenti che hanno rivelato come la modella di origine slovene abbia lavorato e sia stata pagata a New York per sette settimane prima di ottenere il suo permesso di lavoro. Wildes, democratico, alle elezioni americane ha votato per Hillary Clinton.