IL MERCATO DELLE BALLE
di Cesare Lanza
In estate e in gennaio va in scena la commedia della compravendita dei calciatori: a ogni cessione le società promettono l’arrivo di un campione. Il più delle volte non succede, ma i tifosi vibrano e i giornali tirano di più
C’è uno strano sodalizio che unisce gli editori, i giornalisti e i tifosi del calcio; e alla fine sono tutti contenti. Gli editori perché vendono più copie, i giornalisti perché accontentano gli editori, i tifosi perché sono cullati e appagati dai loro sogni. Sapete qual è la stagione in cui i giornali sportivi fanno le tirature più alte? A parte quando la Nazionale fa bella figura, sono le settimane in cui il calcio mercato è aperto: in estate e a gennaio. Succede allora che il titolone di prima pagina sia dedicato ai «colpacci» del giorno: sensazionali e conditi con indiscrezioni e retroscena che fanno apparire verosimile, quindi vero, ciò che vero non è, anzi è montato, anzi è falso (fu Gianni Agnelli, col suo cinismo snob, a sostenere che «non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che appare»). Si è scoperto così, in breve tempo, che i presunti scoop erano in realtà autentiche bufale. Una bufala al giorno dovrebbe togliere il lettore di torno. Ma nel giornalismo sportivo, durante i giorni del calciomercato, non è così, funziona l’esatto contrario: si stabilisce la tacita intesa di cui accennavo prima. Il lettore tifoso non è affatto stupido, è consapevole della bufala che gli è somministrata.
Ma in testa gli scatta qualcosa (parlo anche di me, tifoso del Genoa da settant’anni) che equivale a una beatitudine sadomasochistica: ansia e sofferenza per l’annuncio della cessione degli amati campioni, momentanea ebbrezza per gli strilli su improbabili acquisti. Come tifoso del Genoa condivido la straziante condizione di chi nutre la passione rossoblù. Le cessioni non sono bufale, prima o poi avvengono puntualmente. In passato cito solo il caso del mio povero amico Gigi Meroni: dai e dai, conteso da vari club, alla fine fu ingaggiato dal Torino (e a Torino morì, travolto da un’auto). Di recente ci pensa il nostro presidente Enrico Preziosi – «Giochi Preziosi» – a vendere il meglio dei giocattoli e dei gioielli che abbiamo in casa. Si tratta solo di capire a chi: Rincon, annunciato alla Roma, è andato alla più grande predatrice, la Juventus. Pavoletti, inseguito nel 2015 e annunciato nel 2016, si è trasferito al Napoli. In cambio, niente di quanto è stato proclamato: dalla Roma, Iturbe è andato al Torino, mica al Genoa. E tutti ricordiamo le cessioni di Milito e Thiago Motta, di Perotti e di una buona decina di attaccanti venduti dal giocattolaio con strepito di bufale. Esiste un sito (http://www.sportcafe24.com) che ha addirittura compilato una classifica delle bufale storiche e più eclatanti.
Eccola, partendo dal basso.
Verratti alla Juve: è l’estate del 2012, la Juventus ha appena vinto il suo primo scudetto dopo Calciopoli, per i giornali c’è già il primo acquisto ufficiale. E Marco Verratti, dal Pescara, per 7 milioni. Andrà al Psg per 13.
Giuseppe Rossi alla Juve: nell’estate 2011 è pronto a sbarcare dal Villareal per 22,5 milioni di euro. Conferma di Maratta: «Su Rossi ci siamo». I tifosi si esaltano, ma poi arriva Vucinic.
Lampard all’Inter: nell’estate 2008 la nuova Inter del mago Mourinho vuole prendere un grandissimo centrocampista… però poi è lo stesso portoghese a smentire con la celebre frase: «Ma io non sono un pirla».
Mutu alla Roma: ogni giorno, la cantilena, infine Mutu rimane alla Fiorentina.
Cavani all’Inter: la bomba comincia a dicembre 2009. La realtà è che il presidente del Palermo Zamparini alza il prezzo e lo cede al Napoli.
Anelka alla Juve: è l’estate del 1999. La Juventus vuole comprare l’astro nascente del calcio francese, Nicolas Anelka, dall’Arsenal. Media sicuri per due o tre mesi, poi Anelka va al Real Madrid, infine arriva a Torino, 14 anni dopo.
Jackson Martinez al Napoli: estate 2013. Il Napoli deve sostituire Cavani e il prescelto sembra essere il bomber del Porto: 32 milioni e l’affare è fatto. Ci giurano tutti. Invece arriva Higuain per 40. Ma i media non si arrendono: «Jackson Martinez con Higuain, pazza idea Napoli». Idea pazza e falsa.
Higuain alla Juve: nel 2013, non appena i bianconeri acquistano Tevez e Llorente, si comincia a parlare di Higuain nel mirino della Signora. Ma al tempo non era stata neppure imbastita una trattativa.
Lavezzi all’Inter: ogni maledetta sessione di calciomercato, l’impossibile liaison tra Lavezzi e l’Inter. Doveva andare all’Inter dopo la partenza da Napoli. È andato al Psg.
Paulinho all’Inter: è il 2013, sembra fatta, poi il brasiliano va al Tottenham. Velocemente la top ten? Nel 2009 D’Agostino alla Juve, ma l’Udinese non cede: oggi é bianconero, ma nel Siena…
Xabi Alonso alla Juve… Luis Fabiano al Milan… Ancora al Milan, Ganso, il nuovo Kakà… Jovetic alla Juve, il bomber turco Yilmaz alla Lazio… Matavz al Napoli, Bastos alla Juve… Adebajor al Milan e infine Aguero alla Juve, finora la massima bufala giornalistica. Le ultimissime? Gigio Donnarumma un mese fa sembrava destinato alla Juve, come se il portierone baby anelasse diventare la riserva di Buffon. E poi Messi all’Inter, Verratti conteso fin da oggi tra Juve e Inter per la prossima stagione. Chi è rimasto fuori dal calderone è Cristiano Ronaldo: nessuno osa scrivere che potrebbe piombare in Italia: è irraggiungibile. Vale la pena parlare delle sparate di questi giorni? No, certo. Domani è un altro giorno e ci imbufaliremo con altri sogni impossibili.
Cesare Lanza, La Verità