La richiesta di un’analisi piu’ approfondita sull’acquisto di Ilva da ArcelorMittal che arriva dall’Antitrust europeo “non e’ assolutamente qualcosa di insolito per una fusione di questa dimensione”. Lo ha affermato il vicepresidente di ArcelorMittal e ad di AmInvestCo, Matthieu Jehl, nel corso dell’audizione alla Commissione Industria del Senato. “Prendiamo nota di quanto la Commissione ci ha detto e stiamo lavorando a stretto giro con la Commissione in modo molto costruttivo – ha sottolineato Jehl – vogliamo illustrare il nostro piano e vogliamo convincerli della validita’ della nostra soluzione per l’Ilva”. “Non possiamo fare altri commenti – ha aggiunto – perche’ ci sono discussioni di natura confidenziale in corso con la Commissione ma come Am confermiamo che abbiamo assunto tutti gli impegni nei confronti dell’Ilva e della Commissione e continueremo a lavorare con loro”. “Sia chiaro – ha quindi precisato – che nell’ambito di linee guida antitrust siamo ancora considerati un competitor rispetto ad Ilva, non abbiamo alcuna responsabilita’ nella gestione a oggi dell’Ilva; questo e’ il piano, non siamo ancora dentro e dobbiamo aspettare la soluzione della questione antitrust”. Jehl ha quindi fatto presente il “secondo punto, che e’ il raggiungimento di un accordo con i sindacati: siamo in una fase di discussioni aperte, intense ma molto produttive – ha detto – abbiamo organizzato una serie di incontri e siamo in attesa della prossima fase della trattativa. Stiamo collaborando – ha concluso – in modo molto costruttivo.