Male alle ossa? Artrosi? Niente paura, questi dolori possono essere curati a tavola. Marco Lanzetta, il microchirurgo che per primo nel 2000 ha eseguito il primo trapianto di mano in Italia, ne è convinto e lo spiega a Starbene.it. Per prevenire l’usura di ossa e cartilagini, favorita dall’avanzare dell’età e dalla predisposizione genetica, innanzitutto bisogna tenere a bada la glicemia. Ecco quindi quali sono i cibi che aiutano le nostre ossa.
Fibre – “Per ridurre l’accumulo di sostanze dannose bisogna inserire, in ogni pasto della giornata, alimenti ricchi di fibre, che migliorano la funzionalità dell’intestino e il lavoro del fegato“. Largo quindi ai “cibi ricchi di acqua, che stimolano la diuresi, favoriscono il drenaggio dei liquidi e contrastano la ritenzione idrica”. Sono: carciofi, farro, fagioli azuchi, sedano, germogli di crescione, farro, aglio.
Antiossidanti – “E’ importante mangiare, sia a colazione sia a pranzo e cena, cibi ricchi di antiossidanti: cavoli, broccoli, pere, frutti di bosco, melagrana, olio extravergine d’oliva, sciroppo d’acero”.
Omega 3 – Per contrastare infiammazione e dolore sì “a frutta e verdura in abbondanza, (in particolare a cipolla rossa, ananas, mela), ai cibi contenenti Omega 3 (come i semi di lino), alle spezie e al tè verde“, suggerisce il dottor Lanzetta.
Cibi alcalinizzanti – “Una eccessiva assunzione di grassi e proteine di origine animali (cibi acidificanti) può portare sia all’accumulo di tossine, che a loro volta determinano un aumento dell’infiammazione, sia alla perdita di calcio dalle ossa“. Quindi bisogna introdurre cibi alcalinizzanti: acqua non gassata, con pH superiore a 7,5, alghe (dulse, kombu) e miso”. In generale “la dieta amica delle articolazioni esclude la carne, il formaggio, il latte, il tuorlo d’uovo e limita il pesce a un paio di volte alla settimana”, riduce lo zucchero mentre vanno previsti i legumi e i carboidrati complessi apportati dai cereali integrali (miglio, bulgur, grano saraceno, pasta e riso)” e gli alimenti ricchi di minerali e vitamine: banana, sorgo e mandorle.
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