Il primo segretario del Pd a Circo Massimo su Radio Capital rinnova l’appello all’unità mentre il “pontiere” Fassino riceve i primi no
Mentre il “pontiere” dem Piero Fassino continua nel tentativo di dialogare con pezzi della sinistra (trovando in verità per adesso solo porte chiuse), Walter Veltroni, “padre nobile” del Pd di cui è stato il primo segretario, rinnova a Radio Capital il suo appello all’unità del centrosinistra.
Ospite di Circo Massimo, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, si dice “molto preouccupato” dall’esito delle prossime elezioni. E invita la sinistra a rinunciare ai tatticismi: “In questo momento sento che è in gioco qualcosa di molto importante, la possibilità per la sinistra di svolgere un ruolo rilevante. Credo non ci sia bisogno di tatticismi, bisogna andare alla sostanza delle cose. È possibile non ritrovarsi tra persone che hanno valore e idee comuni?”.
Veltroni interviene anche sulle polemiche degli ultimi giorni su Pietro Grasso e Laura Boldrini, presidenti rispettivamente di Senato e Camera e pronti a scendere in campo come leader della sinistra: “Sul fatto che i presidenti della Camere esprimano posizioni politiche io non ho nulla da dire – afferma l’ex sindaco di Roma – se non per il fatto che in questo momento vorrei che tutti quanti avessero la consapevolezza della fragilità di questo istante e della necessità di solidità. Abbiamo bisogno di costruttori di ponti e non di polemiche che rischiano di accentuare le divisioni”.
Cambiando argomento, un’ultima battuta Veltroni la riserva alla Lega Calcio, dopo la deludente performance della Nazionale italiana alla qualificazione per i prossimi Mondiali: “Ho visto oggi qualche stupido commento sul fatto che io mi sarei candidato a presidente della Figc – afferma – È il mondo degli gnomi. Esistono degli esseri umani che pensano che se uno esprime la propria opinione, magari perché ha una passione, lo fa perché vuole fare qualcosa. Quando mi dissero di fare il presidente della Lega calcio io ho risposto di no ed è la stessa risposta che darei oggi”.
Monica Rubino, Repubblica.it