La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex direttore del carcere di Rebibbia, Mauro Mariani; di quello che all’epoca era il capo dell’ufficio detenuti del Provveditorato regionale, Claudio Marchiandi; di quello che all’epoca era capo reparto degli agenti di custodia, Massimo Cardilli; e di altri 11 agenti di polizia penitenziaria. I primi tre sono accusati del reato di «colpa del custode» per l’evasione dal carcere romano di tre arrestati albanesi avvenuta quasi un anno fa: il 27 ottobre scorso del 2016; mentre gli altri agenti sono accusati di altre violazioni.
Le accuse della procura di Roma e la storia dell’evasione
I primi tre sono accusati del reato di «colpa del custode» per l’evasione dal carcere romano di tre arrestati albanesi avvenuta quasi un anno fa: il 27 ottobre scorso del 2016; mentre gli altri agenti sono accusati di altre violazioni. Secondo il capo di imputazione formulato dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Nadia Plastina, infatti, Mariani, difeso dall’avvocato Nicola Madia; Marchiandi (già fu coinvolto nel caso Cucchi), difeso dal legale Oliviero De Carolis Villars, e Marchiandi avrebbero con «le omissioni delle dovute cautele e la violazione delle norme regolamentari di servizio» favorito la fuga di Tesi Basho (ergastolano) Ilir Pere (fine pena tra 25 anni per tentato omicidio) e Mikel Hasanbelli (fine pena nel 2020 per estorsione e sfruttamento della prostituzione), individuato e bloccato l’11 febbraio scorso in provincia di Como; rinchiusi nel reparto G9 della prigione romana e scappati di notte secondo il più tradizionale e rocambolesco metodo: sbarre segate e lenzuola annodate per calarsi dal muro di cinta.
Gli agenti a giudizio
Gli agenti per i quali la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio sono: Nicola P.; Francesco M; e Massimiliano I; difesi dall’avvocato Riccardo Luponio; Andrea B.; Carlo D.; Francesco I.; Luca S.; Mario G.; Camillo R.; Claudio B.; e Michele G.
Il procedimento è stato aggiornato al prossimo 19 gennaio
La Stampa