Big G e i coreani seppelliscono l’ascia di guerra per schierarsi con l’azienda di Cupertino nella causa contro il noto produttore di chipset per gli smartphone
A gennaio 2017 Apple ha intentato una causa miliardaria contro Qualcomm, accusando il fornitore di pratiche commerciali scorrette. Secondo Cupertino l’azienda avrebbe richiesto pagamenti eccessivi per le licenze d’uso dei chip LTE implementati sull’iPhone in funzione del successo del dispositivo. Le stesse licenze, sostengono i legali Apple, sono state concesse con termini più convenienti a produttori concorrenti.
Ad aprile Qualcomm ha risposto dapprima con una contro-causa , accusando Apple di non aver sfruttato a pieno le potenzialità dei suoi chip, poi ha rincarato la dose attaccando direttamente i fornitori cinesi Foxconn, Wistron, Pegatron e Compal, rei di non aver versato il pagamento delle licenze d’uso dei chip su indicazione di Cupertino. Le quattro aziende pochi giorni fa hanno depositato a loro volta una causa contro Qualcomm, mentre l’azienda di San Diego ha ufficializzato la causa contro Cupertino e ha chiesto alla International Trade Commission di bloccare l’importazione degli iPhone negli Stati Uniti.
Mentre cresce il clima di tensione tra le due aziende californiane, è arrivata un’importante presa di posizione a favore di Apple da parte della Computer and Communication Industry Association, associazione di categoria di cui sono membri, tra gli altri, anche Microsoft, Facebook, Amazon, Samsung e Google.
Il gruppo si è espresso pubblicamente con un commento formale inviato all’ITC in cui si accusa Qualcomm di abuso di posizione dominante e si suggerisce all’ente di archiviare la richiesta di blocco delle importazioni sui dispositivi Apple.
“Una simile decisione”, si legge in una nota inviata alla stampa dalla CCIA, “aiuterebbe Qualcomm a usare il proprio monopolio per far leva contro Apple allo scopo di far crescere i prezzi finali dei prodotti”.
Secondo gli esperti di settore è improbabile che lo scontro possa arrivare in tribunale. Sia Qualcomm sia Apple starebbero prendendo le misure per un accordo extra-giudiziale con cui chiudere la questione senza ulteriori strascichi. L’intervento di Samsung, Google e gli altri colossi dell’IT a favore di Apple potrebbe però spostare l’ago della bilancia verso Cupertino, costringendo San Diego ad accettare un accordo finale meno favorevole del previsto.
Andrea Nepori, La Stampa