Telecom-Vivendi: dubbi su Golden Power. La view degli analisti

Gli analisti e la stampa finanziaria commentano la replica di ieri da parte di Vivendi e di Telecom sulla applicabilità del golden power.

Giornata di contrattazioni poco significativa a Piazza Affari per il titolo Telecom Italia, fermo alle 14:00 poco sopra la parità mentre gli analisti e la stampa finanziaria commentano la replica di ieri da parte di Vivendi e della stessa Telecom sulla possibile applicazione del cosiddetto “golden power” prospettato dal governo per il mancato obbligo di notifica del riassetto societario del luglio scorso.

Il titolo dell’ex-monopolista, che aveva terminato la seduta di ieri con un rosso dell’1,15%, registra stamane un rialzo frazionale dello 0,31% a quota 0,819 euro, a fronte di volumi di scambio particolarmente deboli: sono circa 18,7 milioni le azioni transitate sul mercato contro una media negli ultimi novanta giorni di 73,1 milioni di azioni.

Le memorie di Telecom e Vivendi

Questa mattina diverse banche d’affari hanno commentato i contenuti dei pareri aggiuntivi presentati ieri da Telecom Italia e dalla sua controllante francese in relazione all’istruttoria avviata a luglio dal comitato tecnico interministeriale guidato da Luigi Fiorentino.

il comitato dovrà verificare se la società avesse l’obbligo di comunicare all’esecutivo Gentiloni le novità prodottesi nel cda del mese scorso (avvio dell’attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi”, interim a De Puyfontaine nel ruolo di CEO dopo le dimissioni di Cattaneo e incarico di direttore operativo a Amos Genish).

Nel documento di Telecom, che riprende quanto già sostenuto a inizio agosto dai legali Sabino Cassese e Andrea Zoppini, viene avanzata la tesi che Vivendi ha sì «direzione e coordinamento» del gruppo, ma non ne detiene il controllo. Stessa tesi sostenuta da Vivendi, per la quale la quota del 23,9% non è sufficiente a garantire una maggioranza in assemblea e non ha dunque i presupposti per far attivare il meccanismo del golden power. Si sostiene inoltre che le regole su questa materia non prevedono l’applicazione nel settore telecomunicazioni a soggetti appartenenti all’UE.

Fabio Maltese, Trendonline.com

 

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