Il calcio sarà rovinato dal mercato e dai suoi eccessi

Share

(di Cesare Lanza per LaVerità) Scommettiamo che gli eccessi del mercato rovineranno il calcio? Forse sono troppo pessimista, ma gli indizi sono evidenti. Che bisogno c’è, ad esempio, di tenere aperto il mercato fino al 31 agosto, addirittura dopo le prime due giornate di campionato? E un provvedimento benefico per gli agenti dei calciatori, che sguazzano felici, di fronte a ulteriori opportunità di lucrosi affari. Forse anche per quei presidenti – sempre più numerosi – che utilizzano il mercato speculativamente, pensando più alle proprie tasche che ai club. Per elementare buon senso, il mercato dovrebbe durare un paio di settimane, non di più. Invece è sempre aperto: d’estate per un tempo esagerato, e poi viene riaperto a gennaio. Ma di fatto tutto l’anno: le trattative, i sondaggi si fanno sempre, con attività scorrette o corruttive, disturbando la serenità degli allenatori e dei giocatori (ce ne sono ancora, per fortuna) che lavorano seriamente. Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, un personaggio equilibrato, ha dichiarato che il mercato per lui è un incubo, non vede l’ora che finisca. È lungo l’elenco di situazioni ambigue, grottesche. La Roma vende l’eccellente Mohamed Salah e per tutta l’estate (con strepito chiassoso e noioso dei giornali) insegue senza successo il misterioso Riyad Mahrez, offrendo somme simili a quella incassata. Perché? Il Milan infiamma il mercato, ma non è chiara la consistenza finanziaria del club… E perché il Genoa due volte l’anno stravolge la squadra? E Neymar da Silva Santos, acquistato a una cifra indecente… Il denaro domina, gli spettatori negli stadi spariscono, anche i telespettatori calano. Come finirà? Ne riparleremo presto.