Industria 4.0, allo studio legge regionale per Pmi
9 Agosto 2017
Gli incentivi fiscali all’Industria 4.0 da soli non bastano a stimolare gli imprenditori a puntare su questa rivoluzione industriale. Per questo, Gianni Potti, delegato di Confindustria Veneto per l’Industria 4.0, spiega: «abbiamo incontrato la Regione Veneto per condividere iniziative e adattare strumenti attuali e futuri alle peculiarità del sistema produttivo locale». Come riporta il Corriere Veneto a pagina 12, al tavolo, insieme all’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato, c’era anche il presidente degli industriali veneti, Matteo Zoppas, il quale ha riconosciuto che «Industria 4.0 è al momento l’unica manovra di politica industriale con effetti reali e immediati, dei quali abbiamo già degli indici di successo. Occorre però individuare strumenti regionali stabili, che consentano di sostenere in modo strutturale questo cambiamento epocale nelle nostre imprese e superare i campanilismi, con un coordinamento che ottenga il massimo dalla sinergia delle singole realtà territoriali».
D’accordo Marcato: «È ora di declinare azioni e strumenti con una connotazione regionale», a partire da una legge che funga da sollecitazione alle piccole aziende, ancora poco toccate dalla rivoluzione digitale. «Bisogna far comprendere – aggiunge Potti – che il “4.0” non è solo fatto di cambi di macchinari e software ma di processi. Vuol dire formazione, cultura del cloud, cybersecurity e almeno un’altra ventina di capitoli che abbiamo messo in fila in un documento, sul quale la futura legge regionale dovrebbe essere calibrata. E deve essere chiaro che non andiamo in cerca di soldi, ma di un modo attivo di accompagnare la trasformazione. Fermo restando che rimane urgente che la Corte dei Conti sblocchi il provvedimento di finanziamento dei Competence Center, che sta tenendo bloccata la realizzazione del piano nazionale di Industria 4.0».