Mio malgrado mi ritrovo citato dall’autorevole giornalista Claudio Plazzotta e dall’ufficio stampa dell’azienda di cui sono consigliere di amministrazione pro tempore. Oggetto del confronto è il bilancio 2016 della Rai e tema del contendere sarebbero alcuni numeri contenuti in una mia relazione. Vado con ordine. Il 13 aprile il cda di Rai ha esaminato il progetto di bilancio e io mi sono espresso criticamente scegliendo l’astensione motivata. Avevo preparato una nota sintetica che ho voluto condividere per correttezza con i miei otto colleghi del consiglio. Non ho mai trasmesso alcun documento a Plazzotta che mai mi ha contattato per conferma. Lo stesso è accaduto con gli uffici di viale Mazzini. Sono cose che capitano e non mi lamento di certo. Piuttosto, attendo che, dopo l’assemblea dei soci, il bilancio diventi pubblico e che quindi non ci saranno difficoltà ad analizzare i dati del conto economico. Personalmente, confermo il rammarico di non essere stato interpellato e nel merito mi limito invece a segnalare che le difficoltà dei conti della Rai, al di là della specificità delle singole aree, sono state efficacemente descritte in una comunicazione ufficiale dell’azienda, che in questo modo ha giustificato alle organizzazioni sindacali la revoca del Premio di risultato, salvo elargire una somma equivalente. Anche in tempi di post verità, le manipolazioni riescono fino a un certo punto.
Paolo Messa, consigliere di amministrazione di Rai Spa – ItaliaOggi