di Cesare Lanza
Scommettiamo che dopo le primarie di domenica nel Pd tutto resterà uguale? Entro a gamba tesa nell’argomento da un punto di vista che mi sta a cuore: si può avere fiducia che il partito di Renzi (tale resterà) si prenderà a cuore i problemi di chi ha bisogno? Sono indignato da 2 notizie che vi trasmetto, prima di occuparmi dei 3 sfidanti per la segreteria piddina. Mi dice un amico, che fa il figurante in Rai: non è pagato da novembre. Come altre migliaia, che aspettano quattro soldi (i compensi sono infami) per tirare avanti. Avete sentito Matteo Renzi, Andrea Orlando o anche Michele Emiliano, il più sensibile, parlare di questo problema? Che diventa scandaloso, se si pensa che a Renzi sta a cuore solo che il dg della Rai, Antonio Campo Dall’Orto (che lui aveva imposto) ora venga cacciato; e che si briga per cercare di salvare i compensi milionari delle presunte star. Maledizione! Non si è ancora capito che qualsiasi star potrebbe essere sostituita, con ugual profitto, dai molti giovani di talento? Ma veniamo ai 3 moschettieri. Perché le hanno fatte, ‘ste primarie? Renzi vincerà e si autodistruggerà, con la sua prepotenza. E si sapeva. Orlando è lì per indebolire Emiliano e intercettare voti, a difesa di Renzi. E si è capito. Emiliano poteva dire qualcosa di nuovo, ma lo hanno soffocato. Intanto figuranti e precari, che tengono in piedi il baraccone Rai, tirano la
cinghia e sperano. Di non morire di fame. L’altra notizia? Una ragazza che aspetta da mesi una firma dall’Inps, per ottenere il trasferimento che le serve per poter occuparsi del padre, gravemente malato. È suo diritto, inoppugnabile. Ma che gli frega, alla burocrazia? Chi rispetta più i diritti e i doveri?
Cesare Lanza, La Verità