Sarà dotato di un microfono sempre acceso, di una telecamera che scatterà foto e di una app interna che valuterà il vostro abbigliamento; non mancano gli aspetti inquietanti
Un assistente virtuale dotato di telecamera e microfono, da sistemare in camera da letto (o nella stanza in cui siete soliti vestirvi), che potrà scattare foto al vostro comando e inviarle agli amici per chiedere consigli; oppure utilizzare la sua app interna, Style Check, per valutare come siete abbigliati e darvi qualche suggerimento per migliorare il vostro look.
L’algoritmo di Echo Look, l’ultimo prodotto di Amazon dotato dell’intelligenza artificiale di Alexa, sarà quindi il vostro personalissimo giudice e consigliere; in grado di prendere il posto di partner non all’altezza del compito (o poco volenterosi) e di sfruttare le potenzialità del machine learning per assicurarsi che i vestiti che state provando siano sempre adatti a voi, combinati correttamente e magari in linea con la stagione, il meteo e quant’altro.
Questa comodità, ovviamente, ha un prezzo da pagare; che va oltre i 200 dollari che dovete spendere per avere una telecamera sempre accesa in camera da letto e riguarda soprattutto la privacy: Amazon sarà infatti in grado di catalogare ogni vostro capo di abbigliamento, di immagazzinare foto e video privati a tempo indeterminato e di registrare tutto quello che dite (aspetto che ha già causato il coinvolgimento di Alexa in un caso di omicidio, scatenando le proteste di Amazon).
Come sottolineato dalla sociologa Zeynep Tufekci, citata su Motherboard, tutto questo materiale potrebbe essere usato non solo per vendervi vestiti o inviarvi pubblicità su misura, ma anche per scoprire se siete depressi, allegri, incinte e altro ancora. Inoltre, non è ancora dato sapere se questi dati potranno essere venduti anche a terze parti: “Le foto e i video catturati da Echo Look sono archiviati al sicuro nel nostro cloud e localmente nella app di Echo, da dove l’utente potrà cancellarli in qualunque momento”, ha spiegato un portavoce. Tutti i dati, però, resteranno comunque sempre a disposizione di Amazon.
di Andrea Signorelli, La Stampa