Quando lo scorso 28 febbraio il gruppo Sony ha annunciato la chiusura dei due canali Axn e Axn Sci-Fi, rispettivamente al 122 e al 134 della piattaforma Sky, ha visto evaporare in un sol colpo 18,5 milioni di euro. Questi, infatti, erano i ricavi 2016 di Axn Italia srl, che da Sky incassava 14,48 milioni di euro legati alle vendite degli abbonamenti (e i canali Axn erano nel pacchetto base di Sky) e 3,2 milioni di euro all’anno di pubblicità (i canali erano raccolti dalla concessionaria Sky media).
La società con sede in via dei Piatti a Milano, controllata al 99% da Axn Southern Europe ltd e all’1% da Sony pictures releasing Italia srl, era piuttosto solida, con ricavi pari a 18,6 milioni di euro nel 2014, 16,6 milioni nel 2015, 18,5 milioni nel 2016, un patrimonio netto di 5,5 milioni, un mol 2016 di due milioni, un ebit di 1,2 milioni, utili pari a 800 mila euro e appena otto dipendenti.
Ora scompare tutto, tenuto conto che Sony pictures television networks ha scelto di investire sul digitale terrestre in chiaro (lcn 45 e 55) e che Sky Italia ha dato una stretta sul fronte dei canali di editori terzi (tra fine 2016 e inizio 2017 ha infatti chiuso anche i canali Pokeritalia24, Hip Hop tv, Extreme Sports, Explora e Rock Tv).
In effetti Axn e Axn Sci-fi da alcuni anni non stavano dando risultati di ascolto interessanti sulla piattaforma satellitare a pagamento. E godevano di un trattamento, diciamo così, privilegiato, per alcuni buoni motivi: il brand Sony che si portavano appresso, il fatto di essere stati tra i primi a lavorare con Sky Italia, e per aver fornito serie tv di culto come ad esempio Breaking bad.
La potenza di Sky Atlantic e di Fox sul fronte serie tv, tuttavia, ha un po’ schiacciato i canali Axn, e per Sky l’impegno da quasi 18 milioni di euro all’anno era divenuto ormai insostenibile. Sony, quindi, lascia la pay tv e scommette sul free e su un modello di business finanziato dalla raccolta pubblicitaria: punta sul mercato dei kids all’lcn 45, dove il 4 maggio debutta il canale Pop, e su quello di un pubblico un po’ più maturo con il canale di cinema che prossimamente lancerà all’lcn 55 pescando nella ricca library di Columbia pictures.
di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi