Nelle votazioni per la corsa alla segreteria del Nazareno, l’ex premier è in testa. A Palermo raggiunge l’82%. A Roma vince in 13 municipi su 15. Emiliano vince in Puglia. La mozione Orlando contesta i dati
Si chiude, ed è polemica. Ieri sera, quando mancava poco al termine dei congressi di circolo del Pd, l’organizzazione del partito stimava un’affluenza al voto per i congressi scrutinati del 58,1%, con una proiezione finale di votanti compresa tra 235mila e 255mila. Secondo i dati raccolti dal comitato Renzi relativi a 4mila circoli, la mozione di Matteo Renzi ha ottenuto il 68,22% (141.245 voti), quella di Andrea Orlando il 25,42% (52.630 voti) mentre Michele Emiliano ha raccolto il 6,36% (13.168 voti), per una somma totale di voti validi pari a 207.043.
“68 per cento, numeri impressionanti, viva la democrazia e grazie a tutti. Adesso al lavoro, tutti insieme!”, scrive su Instagram Matteo Renzi.
Mentre il ministro dello Sport Luca Lotti commenta su Twitter:
Bene il congresso, meglio ancora i dati ISTAT: il #JobsAct funziona, le polemiche NO. #Avanti
— Luca Lotti (@LottiLuca) 3 aprile 2017
Le polemiche sulle cifre. Ma i dati sono stati contestati dal comitato Orlando: “L’affluenza ai congressi presumibilmente si aggirerà intorno a 200.000 votanti. Orlando al momento ha un consenso intorno al 29,6%, Renzi intorno al 62,4% ed Emiliano all’8%”. In mattinata il ministro della Giustizia a Radio Cusano Campus si è detto soddisfatto del suo risultato e ha aggiunto: “La partita è aperta. Già nelle scorse primarie c’è stato uno scarto enorme tra il voto degli iscritti e quello degli elettori”.
Interviene anche il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato: “Quando Renzi si scontrò con Cuperlo sostenuto anche da Bersani e D’Alema – dice – alle primarie che videro la partecipazione anche di Civati e Pittella, la percentuale di iscritti che votarono fu del 55,5%. Oggi siamo già al 58,1%. In periodi in cui cresce l’antipolitica e la disaffezione dei cittadini, il Pd è l’unico partito in grado di mobilitare centinaia di migliaia di persone”.
Anche il comitato di Emiliano ha offerto una stima differente dei dati relativi alla prima fase del congresso, quella dei circoli. Da un confronto sui dati provincia per provincia, su 180343 voti validi, Michele Emiliano ha ottenuto oltre l’8%, spiegano dal comitato, aggiungendo che si tratta di un dato ufficioso. Com’era prevedibile il governatore ha vinto in Puglia, dove ha ottenuto il 42,8% contro il 40,3 di Renzi e il 16,8%.
I dati nelle città e nelle regioni. Quanto ai dati nelle città e nelle regioni, secondo il segretario provinciale Carmelo Miceli a Palermo Renzi vince con l’82,1% pari a 4.487 preferenze, Orlando 552 preferenze, pari al 10,09 per cento, ed Emiliano 427 preferenze, pari al 7,81%. In Sicilia l’ex segretario raggiunge il 72,35%, il Guardasigilli il 22,28% e Michele Emiliano il 5,29%. A Roma l’ex segretario espugna per la prima volta i circoli della capitale, vincendo il 13 municipi su 15. Il dato totale definitivo, reso noto nella tarda serata di ieri, vede Renzi al 62,33% (4.868 voti), Orlando al 33,85% (2.644 voti) ed Emiliano al 3,80% (297 voti). Su 11.004 aventi diritto hanno votato 7.809 Iscritti, il 70,96%. Per quanto riguarda i dati nei singoli municipi, Orlando batte Renzi in V (Tor Pignattara e Tor Sapienza) e XI municipio (Garbatella), dove raggiunge il suo massimo con il 49,86%. L’ex premier si spinge fino all’86,67% in VI (Tor Bella Monaca). “Il dato di partecipazione nelle periferie è molto buono – commenta il presidente del Pd Matteo Orfini – segno che due anni di commissariamento del partito nella capitale cominciano a dare buoni frutti”.
A Bologna i voti validi sono calati da 7800 del 2013 a 5800 del 2017. Secondo le stime di Andrea De Maria, componente dellla commissione nazionale per il congresso, a Bologna città Renzi raggiunge il 49,88 per cento, Orlando il 47,54% Emiliano al 2,58%. Considerando anche i comuni della provincia, invece, Renzi è primo al 59,26, Orlando secondo al 38,95% ed Emiliano terzo all’1,7%. Nel circolo bolognese Andrea Costa, dove è iscritto anche il sindaco Merola, il Guardasigilli si piazza al primo posto con 121 voti contro i 55 di Renzi e i 4 di Emiliano.
Renzi al primo posto anche in Veneto con il 61,8%, secondo Orlando con il 31,5% e terzo Emiliano con il 6,7%.
La Repubblica