È il primo passo per la creazione di una rete di patti bilaterali per i beni di consumo delle piccole e medie imprese. Razak (Malaysia): “Così aiutiamo le nostre startup e i giovani”
Nel cyberspazio le barriere doganali cadono su iniziativa delle multinazionali. L’Electronic World Trade Platform, il sogno del fondatore del sito cinese di eCommerce Alibaba, Jack Ma, per creare una rete virtuale di piccole e medie imprese, comincia a prendere corpo. La Malaysia è il primo Paese al di fuori della Cina a siglare un accordo che consenta alle PMI dei due Paesi di far transitare in modo più semplice i beni prodotti e venduti tramite la piattaforma di Alibaba. Nell’accordo, che mette assieme sia gli aspetti doganali con quelli dell’infrastruttura digitale e di pagamenti digitali, il governo di Kuala Lumpur si impegna con Alibaba e il governo cinese a migliorare le condizioni degli scambi per le Pmi.
Jack Ma aveva annunciato la sua strategia per la creazione dell’eWTP, la piattaforma di eCommerce per Pmi, durante il G20 di Hangzhou dello scorso anno, la città dove è nata Alibaba. La strategia di Ma, che da sempre si muove a tutto campo non solo per l’eCommerce , è quella di creare una rete di accordi bilaterali che permettano di abbattere le barriere doganali e tariffarie, “una specie di WTO per le piccole e medie imprese”, come l’aveva presentata lo stesso Ma, ribadendo l’obiettivo della sua società di arrivare ad avere due miliardi di clienti attivi.
In un momento in cui negli Usa Donald Trump ha riportato nell’agenda politica il protezionismo commerciale (anche se i rapporti fra Trump e Ma sono positivi ), una azienda privata cinese sta invece diventando il motore per l’abbattimento delle barriere doganali per adesso in Asia. L’accordo stretto con la Malaysia prevede la creazione di una zona virtuale di free trade per le Pmi che possono vendere beni di consumo con zero tasse e servizi doganali accelerati. Alle due zone virtuali di free trade i vertici di Alibaba hanno dichiarato che se ne aggiungerà presto una terza. Per il primo ministro malese, Najib Razak, essere tra i primissimi a participare alla eWTP “offre numerosi vantaggi per le aziende malesi” con l’obiettivo di fornire l’aiuto necessario “alle piccole e medie imprese e alle generazioni più giovani”.
ANTONIO DINI, La Stampa