Nelle edicole e nelle librerie l’edizione 2017 della “Guida ai sapori e ai piaceri di Roma e del Lazio”: oltre 1200 ristoranti, 399 botteghe, 138 street food e 108 negozi biologici
Leonardo Di Caprio ordina una porzione maxi di bucatini nel cuore di Prati, Julia Roberts spazzola golose coppe di gelato tra i vicoli del centro e Ben Stiller si lascia conquistare dalla cucina kosher del Ghetto, tra carciofi alla giudìa e fiori di zucca. Sono solo alcuni dei gustosi segreti delle star raccontati nella “Guida ai sapori e ai piaceri di Roma e del Lazio”, da venerdì in edicola.
Nel volume dieci itinerari d’autore conducono attraverso passeggiate metropolitane alla scoperta degli indirizzi preferiti dai divi di Hollywood, ma anche da personalità, tra politica e glam, come Michelle Obama, o stelle della musica come i Rolling Stones o Mariah Carey, quest’ultima habitué dei migliori ristoranti di Ponza.
Sfogliare le oltre ottocento pagine della Guida vuol dire immergersi a tutto tondo nel gusto della regione, in una continua ricerca dei nuovi sapori, grazie a 430 indirizzi inediti, ma anche nel racconto sempre aggiornato di centinaia di botteghe del gusto, negozi bio, pizzerie e indirizzi di street food, oltre a una selezione dei migliori produttori di vino e di olio disseminati tra Tuscia, Ciociaria, Pontino, Sabina e Castelli Romani. Senza dimenticare un attento censimento dei ristoranti delle cinque province, che in questa edizione sono oltre 1200, per tutte le tasche e per ogni palato.
Si spazia quindi dalla sperimentale cucina fusion di Francesco Apreda, chef dell’Imàgo a Trinità dei Monti, alla verace romanità di Anna Dente, padrona di casa dell’Osteria di San Cesario; dai piatti gourmet di Angelo Troiani al pesce più fresco in arrivo direttamente dalle isole ponziane, scelto da Enrico Pierri per gli eleganti tavoli del suo Sanlorenzo.
E se orientarsi tra le migliaia di indirizzi è diventato più facile – perché la nuova Guida svela un’inedita divisione per quartieri, rioni e aree geografiche – i sapori della regione conquistano anche l’olfatto e la vista, oltre che il palato. Perché i profumi di Roma sono il punto di partenza per dodici racconti inediti in cui altrettanti scrittori, da Marco Lodoli a Giancarlo De Cataldo, da Francesco Pacifico a Fulvio Abbate, esplorano uno spicchio di città, immergendosi nel brulicare della stazione Termini, restando seduti al tavolo dell’osteria sotto casa o gironzolando tra i banchi del mercato rionale di fiducia. E ognuno dei racconti ha ispirato artisti come Piero Pizzi Cannella e Mimmo Paladino, che hanno realizzato delle opere ad hoc, dando vita a un poetico dialogo con i testi.
Il risultato è allora «un provocatorio connubio di gusto, letteratura e arte, capace di superare l’ormai inflazionato format di guida dei ristoranti simile ad un elenco telefonico», ha spiegato il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, durante la presentazione del volume di lunedì scorso al Maxxi. La serata è stata anche l’occasione per ricordare Amatrice. Perché se l’intera città è stata simbolicamente omaggiata con il premio alla miglior amatriciana, sono anche state assegnate due borse di studio, ognuna del valore di mille euro, a due studentesse dell’istituto alberghiero cittadino, rimaste orfane in seguito al sisma dell’agosto scorso.
Stefano Petrella, La Repubblica