Uno dei grandi vantaggi attribuiti al digitale, specialmente dalle aziende che a vario titolo investono in comunicazione, è la possibilità di un controllo minuzioso, preciso e incontestabile su risultati ed effetti di ogni iniziativa. Come ben sanno gli addetti ai lavori, a cui si rivolgono proprio i dati Audiweb sui principali media che operano online in Italia, la condivisione di dati e metriche pressoché in tempo reale si sta imponendo come uso corrente. In questo contesto, dominato per di più da una piattaforma, quella di Google, che mette gratuitamente a disposizione un sistema di Analytics in continua evoluzione, ha ancora senso un sistema basato su di una ponderazione del dato censuario tramite panel, e quindi rappresentativo e solo su base statistica e di campionamento? Nel caso di un numero sempre maggiore di editori e media, la risposta è no.
Nel caso di Class Editori, per esempio, a settembre 2016 (ma succede regolarmente) Audiweb attribuisce al perimetro organico di Class Editori, costituito per la quasi totalità dai siti dei due quotidiani, Milano Finanza e Italia Oggi, 67.353 utenti unici mentre il solo sito di Milano Finanza ha registrato, dati Analytics alla mano, una media di 116.207 utenti unici giornalieri. Ancora più distanti dalla realtà le metriche relative alle pagine viste: sempre su base organica, Audiweb attribuisce al perimetro organico di Class Editori una media giornaliera di 467 mila pagine viste, mentre il solo sito di Milano Finanza ha registrato, secondo i dati Analytics, 1,33 milioni di pagine viste. Di fronte a una rappresentazione così fuorviante della realtà, come nel caso di Auditel, sorge una domanda: chi controlla il controllore?
ItaliaOggi