di Cesare Lanza
Scommettiamo che Donald Trump batterà Hillary Clinton? Ho già scritto varie volte della sfida per la presidenza americana. All’inizio, quando i sondaggi neanche lo calcolavano, per dire che l’orrèndo Trump mi piaceva più della melliflua Hillary. Poi, infastidito dalle quasi universali ostilità verso Donald, per dire che Trump – se eletto sarebbe stato un buon presidente, alla Ronald Reagan. Infine, dopo il chiasso sulle sue vere e presunte trasgressioni sessuali, per ipotizzare un Trump perdente, ma combattivo fino alla fine. Oggi, a tre giorni dal voto, un paio di dollarucci sul tycoon li scommetterei. Prima di dirvi perché, però, eccovi tre riflessioni. La prima: sarei felice se negli States finisse questa commedia delle saghe familiari, i Kennedy e i Bush, i Clinton… e domani, chissà, Michelle Obama. Poi: detesto la Clinton, avvinta aridamente a ogni potere, ma non mi sfuggono le volgarità di Trump: avrei preferito un candidato terzo, senza scheletri ipotizzati negli armadi, sospetti e insinuazioni… Infine: in confronto con il miserabile livello degli scontri, in tivù, tra i due antagonisti made in Usa, gli sguaiati talk show made in Italy sembrano convegni di bon ton per educande! In breve, perché puntare su Trump? 1. Ha recuperato nei sondaggi addirittura qualcuno lo da vincente. 2. Improbabile che l’Fbi scenda in campo (con l’annuncio di nuove rivelazioni su Hillary) senza fondate motivazioni. 3. Molti americani si infischiano delle convenzioni, degli sberleffi e delle accuse a Trump, aprezzano le sue promesse di rinnovamento: presumo che nel segreto dell’urna lo voteranno anche quelli che, oggi, hanno timore di dirlo.
Cesare Lanza, La Verità