Nel mese appena concluso, rileva StatCounter, si è consumato il sorpasso atteso. Nel 2010 solo il 5% dei dispositivi che visitavano pagine web era mobile: adesso comandano con il 51,3% contro il 48,7% di desktop e portatili. Usa e Italia in controtendenza
CI SONO momenti in cui internet fa la storia e questo sorpasso è proprio uno di questi: per la prima volta – a ottobre – ci sono stati più accessi a pagine web da dispositivi mobili rispetto a quelli da desktop e laptop. Insomma: smartphone e tablet (51.26% degli accessi) più dei computer (48,74%). Una rivoluzione – quella mobile – che si è ormai compiuta. Certo, lo scatto in avanti era atteso dagli addetti ai lavori considerando il vertiginoso calo nelle vendite dei computer da diversi mesi a questa parte e il dato che già da un anno le ricerche su Google da mobile hanno superato quelle fatte da computer. Di sicuro nessuno, appena qualche manciata di anni fa, avrebbe potuto immaginare che tutto sarebbe avvenuto così in fretta. Tanto per avere un’idea: nel 2010 la quota di smartphone e tablet a livello globale era ferma al 2,94% contro il 97,06% del mondo desktop.
Ma ora c’è questo mese ottobre 2016 da segnare in rosso sul proprio diario, con lo studio di StatCounter – società di analisi del traffico web di base a Dublino – che ha sancito il grande sorpasso. Fornendo cifre che suggeriscono molte riflessioni, qualcuna persino inattesa. Come quella relative ai cosidetti mercati dei paesi emergenti: in India, per esempio, il 78 per cento degli accessi al web arriva da mobile, il 21,18% dai computer e i tablet quasi non esistono: 0,76%. Il boom delle connessioni da mobile in India si spiega col fatto che adesso anche smartphone che costano pochissimo danno la possibilità di navigare e di fruire efficacemente dei servizi web. Perché allora acquistare un computer che costa di più ed è anche meno pratico? “Questi dati dovrebbero essere uno stimolo soprattutto per le piccole aziende e i professionisti, affinché i loro siti siano “mobile friendly” – spiega Aodhan Cullen, Ad di StatCounter. “E molti vecchi siti non lo sono ancora”.
StatCounter – che dalla sua ha un campione di tutto rispetto, avendo analizzato 15 miliardi di pagine viste relative a 2,5 milioni di siti web di tutto il mondo – annota come in controtendenza vi siano i cosidetti mercati tradizionali: gli Stati Uniti, dove il il computer comanda ancora con il 57,97%% degli accessi contro un mobile che si ferma al 33,33% e i tablet 8,7%), la Francia (70,43% pc, 22,96% mobile e 6,6% tablet), l’Italia, dove i computer (64%) superano ancora smartphone (30%) e tablet (5,7%), la Gran Bretagna (55,6%, 31,39%, 12,99%) e la Spagna (55,6 desktop, 38,24% mobile, 6,16% tablet). Ma la strada è tracciata e questo ottobre web non dà affatto l’idea che un giorno si possa invertire la tendenza e tornare indietro.
La Repubblica