La Fda, authority Usa, lancia il sondaggio: sciroppo o marmellata? In base a come definirete la Nutella, aumenteranno o meno le calorie sull’etichetta
Essere o non essere crema spalmabile? Il dubbio esistenziale attanaglierà per ben due mesi i mangiatori devoti di Nutella. Sulla amletica natura della cioccolata si gioca infatti un braccio di ferro con l’America. Sarà un denso e calorico “topping” per i dessert, così come lo sciroppo che si mette sul gelato, oppure sarà crema da far scivolare con disinvoltura sopra la fetta biscottata, così come il miele e la marmellata? Sul nome da darsi si deciderà l’esito della battaglia Italia-Usa, e pure il vostro senso di colpa.
Se è come la marmellata, infatti, la razione consigliata sull’etichetta sarà minore e dunque l’ammontare di calorie apparirà inferiore. Meno sensi di colpa, per i divoratori di barattolo che si identificano nel Nanni Moretti di “Bianca”. Se invece la Nutella è come lo sciroppo, allora a vincere saranno i “moderati”, i centristi del gusto, quelli che ne mangiano “la giusta dose, sennò ingrasso”.
La Food and Drug Administration, la authority Usa, lancia quindi il sondaggio e apre ai commenti: “E tu, come lo fai? Sul pane o senza? Quanta Nutella mangi?”. Hai due mesi per rispondere e suggerire che il cioccolato sia sciroppo o crema. La ragione del quesito è la seguente: se si considera la salsa alle nocciole alla stregua di miele o marmellata, allora sull’etichetta la razione consigliata sarà un cucchiaio da tavola. Dunque, 100 calorie. Se invece Nutella dovesse rientrare tra i “topping”, la dose sarebbe di due cucchiai e 200 calorie circa. Perciò Ferrero scende in campo: “E’ come la marmellata!”, sostiene, forte del fatto che i suoi consumatori non si accontentano certo di una sola cucchiaiata. Col cioccolato, si sa, una fetta di pane tira l’altra.Invia per email
Sciroppo o marmellata? Tra Nutella e Stati Uniti, il gioco dei sensi di colpa. Essere o non essere crema spalmabile? Il dubbio esistenziale attanaglierà per ben due mesi i mangiatori devoti di Nutella. Sulla amletica natura della cioccolata si gioca infatti un braccio di ferro con l’America. Sarà un denso e calorico “topping” per i dessert, così come lo sciroppo che si mette sul gelato, oppure sarà crema da far scivolare con disinvoltura sopra la fetta biscottata, così come il miele e la marmellata? Sul nome da darsi si deciderà l’esito della battaglia Italia-Usa, e pure il vostro senso di colpa.
Se è come la marmellata, infatti, la razione consigliata sull’etichetta sarà minore e dunque l’ammontare di calorie apparirà inferiore. Meno sensi di colpa, per i divoratori di barattolo che si identificano nel Nanni Moretti di “Bianca”. Se invece la Nutella è come lo sciroppo, allora a vincere saranno i “moderati”, i centristi del gusto, quelli che ne mangiano “la giusta dose, sennò ingrasso”.
La Food and Drug Administration, la authority Usa, lancia quindi il sondaggio e apre ai commenti: “E tu, come lo fai? Sul pane o senza? Quanta Nutella mangi?”. Hai due mesi per rispondere e suggerire che il cioccolato sia sciroppo o crema. La ragione del quesito è la seguente: se si considera la salsa alle nocciole alla stregua di miele o marmellata, allora sull’etichetta la razione consigliata sarà un cucchiaio da tavola. Dunque, 100 calorie. Se invece Nutella dovesse rientrare tra i “topping”, la dose sarebbe di due cucchiai e 200 calorie circa. Perciò Ferrero scende in campo: “E’ come la marmellata!”, sostiene, forte del fatto che i suoi consumatori non si accontentano certo di una sola cucchiaiata. Col cioccolato, si sa, una fetta di pane tira l’altra.
“Invece è sciroppo!”, sospetta l’America. E a lei si aggregano anche i “salutisti” come Angela Chen; l’esperta di alimentazione scrive dalle colonne di The Verge: “Per favore, aiutatemi voi. Bisogna spiegare all’Fda che la Nutella non è certo come la marmellata! Ha troppe calorie per essere anche solo equiparata a una composta di frutta!”. Tra salutisti scandalizzati e golosi insaziabili, chi vincerà? La gara è aperta: americani di ogni schieramento unitevi, e date una risposta, dice l’Fda. Ecco il questionario, quindi. “Vi annunciamo che apriremo ai commenti dei cittadini, dopo che persino con una petizione ci avete chiesto di riconoscere le creme a base di nocciola e cacao nella categoria di miele, marmellate e gelatine”.
Proviamo ad anticiparvi il risultato del test: ben il 74% degli americani, stando ai dati della Ferrero, mangia la Nutella con il pane (“marmellata”, quindi); nel ’91 aveva questa abitudine soltanto l’8%. Piccoli topping si evolvono. E sul gelato, come se fosse sciroppo, quanti la mangiano? Nel ’91 erano il 27% dei golosi, oggi solo il 2%. In calo i salutisti che apprezzano la cioccolata e nocciola assieme alla frutta: una volta erano il 19%, oggi il 5%. Insomma stando ai conti ufficiali dell’azienda, la Nutella non è certo la ciliegina – anzi il topping – sulla torta. La Nutella fa la colazione e la merenda. Negli “exit polls” di Ferrero sembra vincere lo schieramento pro-marmellata. Vedremo tra due mesi gli esiti della vera inchiesta – e i chili guadagnati, di conseguenza.
Repubblica