La trasformazione digitale del neodirettore Agi tra riorganizzazione e più attenzione alla scrittura. Allo studio canali tematici, nuovo sito web, blog e newsletter
La nuova Agi targata Riccardo Luna scalda i motori per avviare la «trasformazione digitale», annuncia a ItaliaOggi lo stesso direttore (da quattro settimane) dell’Agenzia stampa Italia. «Trasformazione digitale che non significa solo sito internet», spiega Luna, «ma in generale offrire più qualità, più approfondimento in un mondo in cui c’è un’abbondanza di notizie e di strumenti» per tenersi aggiornati. Il nuovo corso parte quindi, a giudizio di Luna, dal notiziario che resta il prodotto principale di Agi nonché quello che assicura oggi la maggior parte dei ricavi. Allo studio, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, ci sono diverse iniziative editoriali (anche se «nessuna decisione è stata presa», avverte Luna, coadiuvato dal condirettore Marco Pratellesi. «Vorrei fare prima le cose e poi annunciarle»). In fase di lancio c’è una riorganizzazione redazionale, nuovi canali verticali su economia digitale, energia e food, iniziative speciali a pagamento come newsletter, ebook ed eventi. E, siccome Luna (così come Pratellesi) è conosciuto soprattutto come guru digitale, non poteva mancare il progetto di restyling di www.agit.it con un nuovo posizionamento tra dirette live di eventi, blog e anche aggregazione di notizie da altre testate. Effettivamente l’attuale sito «sconta una carenza di identità», ammette il direttore con un passato, tra l’altro, alla guida di Wired Italia, come firma di Repubblica e direttore responsabile di CheFuturo!, piattaforma web di CheBanca! del gruppo Mediobanca. Non è escluso che, sulla strada del rinnovamento tecnologico, Agi stringa anche accordi con grandi colossi digitali come Google (che a inizio giugno ha firmato un’intesa di collaborazione con gli editori Fieg).
Intanto, l’agenzia stampa (che fa capo all’Eni ed è tra le più corteggiate d’Italia nell’ottica delle aggregazioni auspicate dal governo di Matteo Renzi) riorganizza la redazione di 75 giornalisti valutando se sdoppiare i servizi politica e cronaca, demandando all’esterno sport e spettacoli, coprendo meglio i turni domenicali e prestando maggior cura ai singoli lanci di notizie. In generale «è meglio concentrarsi su alcuni temi e curarli benissimo, piuttosto che voler fare tutto», sostiene Luna che sta molto in redazione e segue anche la scrittura dei singoli flash d’agenzia. Sempre nel piano editoriale già votato dalla redazione a larghissima maggioranza e con scadenza al 2026, «perché se si costruisce qualcosa è per durare», compare l’internazionalizzazione dell’agenzia, cavallo di battaglia storico di Agi con la sua estesa rete di inviati nel mondo. Notiziari in arabo, cinese e inglese racconteranno oltreconfine il sistema Italia, tutti servizi già esistenti che però ora «devono funzionare», aggiunge laconico Luna. Sulla nuova Agi «la vera notizia è che iniziamo a giocare la partita in atto nel mondo dell’informazione». Ma, in realtà, alcuni schemi di gioco sono stati già predisposti come ricorrere maggiormente a infografica e data journalism. Così, per esempio, è stato per descrivere l’atterraggio della sonda Schiaparelli su Marte. Oppure si ricorre di più al format #domandeerisposte, usato dallo stesso Luna su Twitter (e non solo), per sviscerare argomenti complessi di cui la magnitudine dei terremoti e le varie scale Mercalli e Richter sono solo alcuni esempi.
A proposito di terremoto, Luna non ha avuto remore a scrivere online che, nella concitazione dell’emergenza dello scorso 26 ottobre, è stata diffusa una notizia infondata essendosi fidato di un sito non aggiornato della Protezione civile. «In un cantiere capita anche a volte di farsi del male tirando su un muro, soprattutto se capita un terremoto mentre stai lavorando», ha concluso, «ma alla fine se capisci cosa è andato storto e vai avanti costruisci una casa bellissima. Una nuova agenzia di stampa. Possibilmente antisismica».
Italia Oggi