di Cesare Lanza
Scommettiamo che che il prossimo anno, al contrario di quanto enfaticamente ha affermato il sempre più discusso allenatore, Luciano Spalletti e Francesco Totti non saranno ancora insieme nella Roma? E scommettiamo per di più che Spalletti non finirà questa stagione in serie A, ma si dimetterà 0 sarà esonerato? Vedo, nel trainer, una inquietante somiglianza con Matteo Renzi. Due parolai toscani, simili nella fastidiosa presunzione: Spalletti pensa di aver inventato nuove idee nel calcio, idem il premier in politica, e poi di fronte agli amari risultati le responsabilità sono sempre degli altri, mai loro. Non so chi sarà il primo a uscire di scena, spero comunque, e presto, tutti e due. Il mio riferimento, per la doppia scommessa di oggi, è legato al chiasso suscitato da Ilary Blasi, con la sua intervista alla Gazzetta dello Sport, a sostegno del marito, Totti, che ieri ha compiuto 40 anni (auguri anche miei: che continui a giocare fino a 50). Ilary ha detto che Spalletti è un piccolo uomo, Francesco soavemente ha già precisato che la moglie si è sfogata per amore e che lui ora ha un perfetto rapporto con i «nemici» di qualche mese fa, allenatore e presidente. Bene, vorrei andare oltre, con tre indiscrezioni. La prima: l’intervista non è casuale, Totti ne era a conoscenza. Dunque, un avvertimento? La seconda: lo spogliatoio della Roma è spaccato, metà col giocatore e metà con l’allenatore. La terza: Spalletti ha un’incredibile offerta dalla Cina, 10 milioni all’anno per tre anni, totale 30! Inevitabile il divorzio, a meno (fantacalcio) che la Roma da oggi vinca tutte le partite. E cosa vogliamo scommettere? Propongo, se perdo, una maglia del Genoa, la mia squadra del cuore : Ilary per la grinta è genoana ad honorem. Se vinco, vorrei la maglia numero 10 di Totti, con un bacetto della sua deliziosa metà.
di Cesare Lanza, La Verità