Dagli yogurt Danone agli hamburger di McDonald’s France. Con lo stesso incarico, sostanzialmente: inventarsi sempre nuovi modi, nuovi «truc» come si dice qui in Francia, per venderli, conquistare nuovi consumatori e allargare la quota di mercato come deve fare un direttore del marketing internazionale.
Tocca a un quarantenne italiano, Maurizio Biondi, laurea in economia alla Cattolica di Milano e subito dopo, già nel 2000, il primo lavoro come junior brand manager del colosso lattiero francese prima a Milano e poi a Torino.
Ci resta poco. Parigi apprezza il suo impegno, il suo talento commerciale e lo chiama in sede come responsabile dell’innovazione.
Quindici anni a lavorare sugli yogurt forse sono bastati a convincere Maurizio a passare a un altro tipo di cibo, agli hamburger, soprattutto in un momento in cui il colosso americano ha deciso di «nazionalizzare» la sua offerta, di proporre ai francesi panini e sandwich alla francese. Una risposta locale (e abile) alla globalizzazione dei gusti.
Italia Oggi