Primo passo pre-fusione Repubblica+Stampa . Obiettivo: rispettare il tetto delle tirature al 20%. Operazione da oltre 5 mln. In vista ci sono altre cessioni
di Marco A. Capisani
Il gruppo L’Espresso cede i due quotidiani locali il Centro e la Città di Salerno, in vista della fusione Repubblica+Stampa che deve rispettare, come ogni editore, il tetto del 20% della tiratura complessiva italiana. La vendita del giornale abruzzese e di quello campano per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro è quindi il primo passo, ma non l’unico da compiere, per limare la tiratura del nuovo polo editoriale che nascerà dall’unione del gruppo presieduto da Carlo De Benedetti e Itedi (che pubblica Stampa e Secolo XIX).
In arrivo ci sono, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, altre cessioni o smobilizzi necessari. Intanto però oggi e domani non sono in edicola tutti i quotidiani locali Finegil del gruppo L’Espresso (di cui facevano parte Centro e Città di Salerno), visto che i giornalisti hanno votato due giorni di sciopero contro le cessioni. Le redazioni dei due quotidiani venduti si riservano di prorogare l’astensione dal lavoro. Entrambi i passaggi di proprietà saranno efficaci entro la fine di ottobre, come reso noto dallo stesso gruppo L’Espresso guidato dall’a.d. Monica Mondardini.
Ma a chi vanno Centro e Città di Salerno che complessivamente valgono 20 mila copie? Il Centro e le sue 15 mila copie circa passano alla cordata composta dagli imprenditori Luigi Pierangeli, Cristiano Artoni, Alberto Leonardis e Luigi Palmerini. Mentre la Città di Salerno con le sue 5 mila copie finisce sotto la proprietà della famiglia Lombardi-Scarlato, tramite la sua holding So.Ge.P.Im srl.
In particolare, tra i nuovi editori della testata abruzzese e dei suoi 30 giornalisti Pierangeli si occupa già di editoria ma televisiva tramite l’emittente locale Rete8.
Il suo core business è però nella sanità privata, ricordando il caso della famiglia Angelucci (e non solo) che possiedono sia cliniche sia i due quotidiani Libero e il Tempo. Artoni segue il settore della distribuzione di giornali (compreso da tempo il gruppo L’Espresso), Leonardis si occupa di welfare e servizi digitali e, ancora, l’aquilano Palmerini è specializzato nell’immobiliare.
Per quello che riguarda invece la testata campana e i suoi 13 giornalisti, la famiglia capitanata da Giovanni Lombardi e Corrado Scarlato ha interessi che spaziano dalle cartiere agli imballaggi, dalla sanità al turismo e alla ricezione alberghiera, senza disdegnare il calcio.
Adesso, nell’ottica della creazione del nuovo conglomerato Repubblica+Stampa con una stima di ricavi totali da 750 milioni e un enterprise value inferiore al mezzo miliardo di euro, l’attenzione si concentra sulle prossime operazioni per rispettare il tetto del 20%, tenendo conto che la fusione verrà finalizzata nel primo trimestre 2017 e i dati da conteggiare per il tetto sono quelli di quest’anno che sta per finire.
ItaliaOggi