Come anticipato sulla Nuova di ieri, l’Eni in data 14 giugno ha impugnato dinanzi al Tar lucano la delibera di giunta della Regione Basilicata che ha sospeso per un massimo di 90 giorni l’attività di reiniezione delle acque di strato nel pozzo Costa Molina 2, situato sul territorio di Montemurro. Provvedimento adottato all’indomani del blitz del Noe dei Carabinieri nell’ambito del filone dell’inchiesta della Procura di Potenza sul presunto smaltimento illecito dei rifiuti dell’attività di estrazione condotto nel Centro Olio Eni di Viggiano. Il ricorso è contro la Regione Basilicata e nei confronti degli altri enti interessati, fra cui Arpab, Comune di Viggiano, Comune di Montemurro, Provincia di Potenza, Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana dell’Asp e Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza.