In vista della fusione Bpm -Banco, l’agenzia americana Fitch ha abbassato a negativo da stabile l’outlook sul rating di lungo termine BB del Banco Popolare e della controllata Banca Aletti. Ha invece confermato a B il giudizio a breve e bb il Viability rating. Quest’ultimo è il giudizio che Fitch utilizza per misurare l’affidabilità creditizia intrinseca di un istituto finanziario e riflette il parere della società americana sulla probabilità che la banca fallisca. Il grado bb indica “Speculative fundamental credit quality”, quindi prospettive moderate di redditività, un moderato grado di solidità finanziaria fondamentale, che tuttavia si accompagnano a un’elevata vulnerabilità a variazioni avverse nel business o nelle condizioni economiche nel corso del tempo. Fitch ha poi informato di aver messo sotto osservazione con possibili implicazioni negative il rating di lungo termine della Banca Popolare di Milano, oggi BB+, e anche il suo Viability rating (attualmente bb+). Ha invece confermato il giudizio di breve (B). In una nota ufficiale, il Banco Popolare si dice sorpreso e segnala “i rilevanti miglioramenti di performance conseguiti dal gruppo nel 2015, l’aumento di capitale che rafforzerà ulteriormente la già solida posizione patrimoniale”, e le prospettive strategiche e reddituali che derivano dalla fusione con Banca Popolare di Milano. Un’operazione importante che darà vita al terzo operatore bancario nazionale “con una forte posizione di mercato nelle regioni più floride d’Italia”, scrive il Banco, “e con un profilo finanziario tra i migliori in termini di adeguatezza patrimoniale, capacità di generazione reddituale e copertura dei rischi”.
Elena Dal Maso, Milano Finanza