L’ex c.t. azzurro chiarisce così le indiscrezioni riguardanti un sua possibile cacciata dal ruolo di seconda voce delle telecronache Rai dopo qualche eccesso verbale
Lui si difende così: «Mi rifaccio a quanto diceva un filosofo, “Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue”. Che tradotto significa: nessun esonero dalla Rai per i suoi coloriti commenti alle telecronache delle partite della Nazionale. Giovanni Trapattoni chiarisce così le indiscrezioni riguardanti un suo possibile «esonero» dal ruolo di seconda voce delle telecronache Rai, dopo le critiche che gli sono state rivolte per qualche eccesso verbale di troppo durante l’amichevole contro la Germania.
In particolare quando, mancando pochi minuti alla fine del match di Monaco di Baviera, con gli azzurri che soccombono 4-1, la palla arriva a Okaka che però si impappina e sbaglia il passaggio. Così mentre il telecronista Alberto Rimedio si limita alla cronaca («passaggio in profondità di Okaka… intervento di Mustafi»), ecco che l’ex ct in sottofondo si lascia andare a un più espressivo «dai dai prima…no…porca putt..». Un commento appassionato, forse fin troppo. Come quello dedicato già nel primo a Thiago Motta, a cui avevano appena portato via la palla, «attento…attento…orcozzio».
Contratto
Il Trap però non si scompone: «Ho un contratto. Se ho sentito qualcuno? No, assolutamente», spiega l’ex commissario tecnico della Nazionale contattato da LaPresse. Di fronte a chi lo attacca per il suo stile «colorito», Trapattoni manifesta serenità. Il tecnico sottolinea invece «i tanti sms di elogi» che gli arrivano: «Sono questi i commenti che tengo in considerazione».
Il Corriere della Sera