Le condizioni per l’aumento di capitale di Veneto Banca saranno quelle di mercato e Intesa Sanpaolo, che attraverso Banca Imi garantisce l’operazione, rispetterà il contratto. Lo ha detto il Ceo di Intesa Carlo Messina a margine di un evento dopo che FT ha scritto che Unicredit, che garantisce la ricapitalizzazione di Popolare Vicenza, potrebbe far valere la clausola che consente di recedere dal mandato in condizioni di mercato sfavorevoli. “L’operazione dovrebbe essere lanciata nei prossimi mesi, quindi dipenderà dalle condizioni di mercato quella che sarà la possibilità di poter completare con successo il consorzio di garanzia. In ogni caso non vedo nessun problema”, ha detto Messina. Ai giornalisti che gli chiedevano se comunque la banca non si tirerà indietro, il Ceo di Intesa Sanpaolo ha risposto: “le condizioni saranno quelle di mercato e quindi (l’aumento) sarà fatto. Noi abbiamo un contratto con Veneto Banca e rispetteremo quel contratto”. In tutti gli aumenti di capitale di tutte banche, ha proseguito Messina, ci sono clausole per cui, se le condizioni di mercato non sono tali da poter garantire il collocamento, queste operazioni possono non essere completate. Tuttavia, “sono convinto che anche in un mercato come questo esistano dei prezzi ai quali possono essere completate queste operazioni”, ha aggiunto. “Io parlo per Veneto Banca, abbiamo un impegno a sottoscrivere un aumento di capitale in consorzio con altre quattro banche, valuteremo sulle condizioni di mercato di quel momento, ma sono fiducioso”. Veneto Banca ha sottoscritto con l’investment bank del gruppo Intesa Sanpaolo un accordo di pre-garanzia relativo all’aumento di capitale fino a un miliardo che sarà eseguito nella prima metà del 2016. Banca Imi, che è anche global coordinator e bookrunner dell’aumento (oltre ad essere sponsor della prevista Ipo), si è impegnata a promuovere la costituzione di un consorzio di garanzia allargato in prossimità dell’avvio dell”operazione.
Francesca Landini, Reuters