È online Retronews, il più grande archivio della stampa francese. Gratis per studenti e giornalisti. Digitalizzati 15 mln di articoli di 50 testate dal 1631 al 1945
Cercate una copia del Journal des débats et des décrets del 30 luglio 1830 che annuncia la caduta dell’ultraconservatore Carlo X e l’incoronazione di Luigi Filippo, il re liberale della monarchia di luglio? Oppure la prima pagina de L’Aurore del 13 gennaio 1898 con il celebre «J’accuse» di Emile Zola che riaprì il caso Dreyfus e denunciò l’antisemitismo delle classi dirigenti della Terza Repubblica? O, ancora, le pagine del Figaro degli anni Trenta che raccontano la vita dei parigini ai tempi del Fronte Popolare e di Leon Blum? Insomma, volete farvi una full immersion di tre secoli nella storia politica, sociale, economica della Francia sfogliando sul vostro computer una cinquantina di giornali dal 1631 al 1945, spulciando tra oltre quindici milioni di articoli, tre milioni di pagine, digitalizzati e ordinati per data, argomento, personaggi, tag? Da oggi è possibile andando sul sito www.retronews.fr creato dalla Bibliothèque National de France, che ha già digitalizzato più di 400 mila volumi, tra saggi e opere letterarie, e che ora ha scoperto l’importanza della stampa nella ricostruzione delle vicende del Paese, «une source de premier ordre pour les historiens, les chercheurs mais aussi pour le grand public», una fonte di documentazione di valore inestimabile per storici ricercatori ma anche per il grande pubblico, come ama ripetere Nathalie Thouny, direttrice della Bnf Partenariats, la società collegata della Biblioteca Nazionale che ha portato a termine il progetto. «A differenza dei libri», continua Nathalie, «solo il 5% dei giornali francesi è stato digitalizzato ed è disponibile online per la consultazione. E la stampa non è certo meno importante di un saggio di Pascal o di una commedia di Molière».
In questi tempi di struggente declino della carta stampata, forse non ci poteva essere atto d’amore più grande delle parole della direttrice della Bnf Partenariats e del suo progetto www.retronews.fr. Prendete nota dell’indirizzo e correte a digitarlo: farete una scoperta sorprendente. L’home page del sito, che raccoglie 15 milioni di articoli tratti da una cinquantina di giornali (alcuni scomparsi, altri ancora in edicola come Figaro, L’Humanité, la Croix, Ouest-France) si apre, infatti, con la ricostruzione di una pagina lontanissima, sicuramente dimenticata, della battaglia dei giornalisti (e dei ceti liberali più avveduti) in difesa della libertà di stampa. Il titolo di apertura dell’home page di Retronews è «La suspension de la liberté de press» e ricostruisce attraverso le cronache del Journal des débats (per questo l’abbiamo citato all’inizio) il tentativo del re Carlo X di sopprimere la libertà di stampa e di instaurare la censura. È il 25 luglio 1830. Basteranno pochi giorni per far insorgere i parigini, sollevare d’indignazione gli intellettuali (guidati da un giornalista, Adolph Thiers), cacciar via Carlo X e sostituirlo con Luigi Filippo, il re liberale della Monarchia di Luglio. Mica male come «ouverture» nel giorno dell’inaugurazione del sito che è gratis per studenti e giornalisti e chiede, invece, un piccolo prezzo (15 euro al mese o 150 euro all’anno) a tutti gli altri utilizzatori (450 euro solo per le aziende e le agenzie, per quanti, insomma, possono utilizzare a scopi commerciali e la massa di materiali digitalizzati finora: tre milioni di pagine, cento milioni di pagine nei prossimi anni). Immergersi nelle pagine del passato non è mai stato così a buon mercato.
Giuseppe Corsentino, ItaliaOggi