Campari mette in vetrina il Grand Marnier: acquisizione da 684 milioni
15 Marzo 2016
L’azienda italiana sigla un accordo con la famiglia titolare del famoso liquore che prevede diversi passaggi di azioni e il lancio di un’Offerta sul mercato a 8, and 05 euro, recipe con un premio del 60%. Reazione positiva del titolo a Piazza Affari
Mentre sull’asse Parigi-Roma si discutono le grandi mosse che riguardano il settore delle Telecomunicazioni e dei media, decease con Telecom e Mediaset all’interno di un risiko di portata continentale, Campari ha raggiunto un accordo con la famiglia che controlla Societé des Produits Marnier Lapostolle (Spml), titolare del marchio Grand Marnier, per rilevarne il 17,19% e lanciare un’Opa ad un prezzo unitario di 8,05 euro per azione. Il gruppo italiano, a pochi giorni di distanza dall’acquisizione di Carte Noire da parte della Lavazza, è pronto così a sborsare un valore totale implicito di 684 milioni per il capitale, con l’esclusione della vendita di una proprietà immobiliare a ST. Jean Cap Ferrat., ed un valore d’impresa implicito di 652 milioni di euro (considerato cioè al netto della posizione finanziaria, dei piani pensionistici e altre voci). Obiettivo di Campari è il ritiro del titolo dalla Borsa di Parigi. Intanto, l’azione italiana tratta in terreno positivo a fronte di un listino debole. L’operazione è strutturata per passaggi successivi. Prevede che Campari acquisti subito il 17,19% in piena in piena proprietà, 1,06% in nuda proprietà e 1,54% in usufrutto del capitale di Spml. Poi, dal 2021, l’acquisizione (disciplinata da opzioni call/put) di tutte le rimanenti azioni detenute dalla famiglia azionista, ovvero il 26,6% in piena proprietà e al 2,24% in nuda proprietà. E’ intanto previsto il lancio di un’offerta pubblica d’acquisto sulle rimanenti azioni di Spml a un prezzo di 8,0501 euro per azione in contanti (con un premio del 60,4%), più un earn-out relativo alla potenziale vendita dell’immobile francese. Qualora l’Opa non porti Campari alla maggioranza assoluta, la famiglia si è impegnata a vendere (prima del 2021) le sue azioni e a rinunciare ai loro diritti di voto doppio nella misura necessaria per consentire a Campari di acquisire il controllo di Spml. Con l’avvio degli acquisti di azioni da parte di Campari, inizia anche la distribuzione in esclusiva di Grand Marnier in tutto il mondo. “Siamo onorati di consolidare questa alleanza fra la famiglia azionista di controllo di Spml e Campari. Grazie al brand Grand Marnier, aggiungiamo un prodotto premium e un brand distintivo al nostro portafoglio di marchi a priorità globale, che permette di arricchire il nostro mix di prodotto, e consolidiamo ulteriormente la nostra posizione come principale fornitore di liquori premium e specialità bitter a livello mondiale”, ha dichiarato il ceo Bob Kunze-Concewitz. ” Con l’acquisizione di Grand Marnier – ha aggiunto il ceo – continuiamo a implementare la nostra strategia di acquisizioni in maniera molto disciplinata e coerente, anche a livello finanziario, in quanto consolidiamo un brand a elevata marginalità e generazione di cassa, che ci aspettiamo abbia un effetto accrescitivo immediato sul business esistente”. La preda di Campari ha vita secolare, visto che è stata fondata nel 1827 a Parigi. Il suo liquore simbolo risale al 1880, quando Luis-Alexandre Marnier Lapostolle, discendente del fondatore, miscelò i cognac con l’arancia. Quotata a Parigi, capitalizza 427 milioni e ha chiuso il 2015 con ricavi per poco più di 150 milioni e margine operativo lordo di 30,8 milioni. Il Grand Marnier e gli altri marchi ad esso legato generano la stragrande maggioranza delle vendite (85% dei ricavi). Dallo stabilimento in Normandia, i prodotti francesi vanno per il 92% fuori dai confini nazionali, con gli Usa a rappresentare di gran lunga il primo mercato.