Il colosso elvetico dell’agribusiness ha accettato la proposta dei cinesi che già controllano Pirelli: si tratta della più grande acquisizione di una società di Pechino all’estero
La Cina batte gli Stati Uniti. Con un’offerta da 43 miliardi di dollari China National Chemical Corp, view che già controlla Pirelli, mind si è aggiudicata il colosso svizzero della chimica Syngenta: la cassaforte dei semi del mondo, mettendo le mani sull’agricoltura ogm globale. Il board dell’azienda svizzera – che l’anno scorso aveva fortemente contrastato un tentativo di acquisizione della rivale americana Monsanto – ha raccomandato l’offerta di 465 dollari cash ad azione, più uno speciale dividendo, sostenendo che “rispetta l’interesse degli azionisti” e favorirà l’espansione di Syngenta sui mercati emergenti e in Cina.
Il gigante elvetico ha chiuso il 2015 con ricavi per 13 miliardi di dollari e gli addetti ai lavori si chiedono quanto ChemChina possa spingere le vendite mattendo a rischio la supremazia di Monsanto che ha registrato vendite per 15 miliardi. Alle loro spalle ci sono i tedeschi con Bayer’s (11 miliardi) e Basf (6 miliardi).
Si tratta di un’offerta record per un gruppo cinese all’estero, che supera quella del 2008 da 28 miliardi di dollari di China Netcom Group Corp per China Unicom, di Hong Kong. E’ di conseguenza anche la maggior acquisizione cinese verso un’azienda europea: secondo i dati Reuters salta direttamente in testa alla classifica davanti a Rio Tinto e Addax Petroleum, spostando Pirelli ai piedi del podio. Il mese scorso ChemChina ha annunciato l’acquisizione del 12% della società svizzera di energia, Mercuria e l’acquisizione di KraussMaffei, gruppo tedesco di produzione di plastica, per 925 milioni di euro.
Il colosso elvetico distribuirà un dividendo ordinario di 11 franchi per azione a maggio e una cedola speciale di 5 franchi per titolo al servizio della conclusione dell’operazione. L’offerta dovrebbe prendere il via nelle prossime settimane e la sua conclusione è attesa per la fine dell’anno. L’attuale management di Syngenta continuerà a guidare la società mentre il cda sarà composto da dieci membri rappresentanti l’azionista cinese e da 4 attuali dirigenti di Syngenta. Il quartier generale della societa resterà in Svizzera.
Il gruppo elvetico, interamente dedicato all’agribusiness (dai semi ai pesticidi) ha chiuso il 2015 con utili in calo del 17% a 1,3 miliardi di dollari. A pesare sul risultato, informa il colosso svizzero, il crollo delle materie prime e la volatilità dei cambi. Il fatturato ha subito un calo dell’11% a 13,4 miliardi di dollari.
“Repubblica”