Il rapporto dell’associazione: “Più servizi sulle linee ferroviarie e cura el ferro per far rinascere questa città”
Nel Lazio i pendolari sono 540mila, medicine è la Regione che investe di più sui nuovi treni ma complessivamente in Italia è solo l’undicesima per i finanziamenti complessivi, prescription pari allo 0, diagnosis 11 per cento del bilancio. E’ quanto racconta Legambiente Lazio che ha presenato il rapporto annuale “Pendolaria”. “Troppo bassa la spesa della Regione che deve investire di più per i pendolari, ma bene i nuovi treni regionali arrivati e i fondi dalla programmazione europea nel Lazio. A Roma subito preferenziali, nuovi tram e cura del ferro a partire dai frequentatissimi treni metropolitani Roma-Lido e Roma-Nord” dice l’associazione.
La ferrovia più frequentata è la Roma-Lido con 100mila pendolari al giorno. Peccato sia anche la peggiore tra le ferrovie locali per disservizi, secondo Legambiente. “Mentre sul servizio effettuato sulla rete di Trenitalia si vedono miglioramenti grazie ai nuovi treni arrivati, sulle linee gestite da Atac la situazione è davvero pessima per i pendolari” dice l’associazione. Quella verso il litorale non è però l’unica rete malconcia. Al secondo posto c’è il trenino di Roma Nord con 75mila passeggeri e problemi simili. E “a Roma – emerge sempre dal rapporto – i tram sono vecchi con più di 36 anni di età media, molto più vecchi della media nazionale (23,1 anni) a fronte del fatto che Roma è in assoluto la città italiana dove si utilizzano maggiormente i tram e bus e tram di superficie con 945 milioni di passeggeri annui”. Ma ci sono anche note positive: “Va segnalato – si legge ancora – come nel bilancio regionale 2016-2018 ci siano risorse per la ferrovia Atac Roma-Viterbo per un importo pari a 150 milioni euro, per la linea C metropolitana di Roma (138,7 milioni), ed un aumento della quota regionale per il tpl che passa da 292,40 milioni di euro a 334,80 milioni. Intanto sembra avviarsi il raddoppio della linea Roma Nord-Viterbo fino a Morlupo e l’eliminazione di 11 passaggi a livello, grazie ai finanziamenti europei (pari a 35 milioni di euro l’anno tra il 2014 ed il 2020), nonché quello della Roma-Tivoli tra Lunghezza e Guidonia”.
“Oltre mezzo milione di pendolari della nostra regione, deve poter viaggiare su treni moderni, con maggior frequenza di passaggio e in orario, – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – ma per renderlo possibile è troppo bassa la spesa della Regione che deve investire di più sul trasporto ferroviario. Bene i nuovi treni regionali arrivati e i fondi dalla programmazione europea nel Lazio ma la Regione Lazio ha ora il compito di aumentare in maniera strutturale la percentuale di bilancio regionale dedicata ai pendolari, aprendo una fase di miglioramento reale del servizio, ascoltando i cittadini e realizzando interventi che portino a cambiare in meglio la vita delle persone. Oltre alle tratte ferroviarie del Lazio, vanno assolutamente risolte le troppe criticità del trasporto pubblico romano, ammodernando un parco tram e bus vecchissimo, mettendo su strada corsie preferenziali protette e attuando quella cura del ferro fatta di nuovi tram e metropolitane, della quale si parla da decenni per Roma; chi vuole governare in futuro la città è da qui che deve partire per migliorare la qualità dell’aria ma soprattutto della vita di tutti i cittadini romani e dei pendolari che arrivano ogni giorno nella capitale”. Intanto su Atac piove un’altra granda. Negli spogliatoi delle officine Atac di via Prenestina, raccontano gli operai, i termosifoni non funzionano da una settimana. I lavoratori, circa 450, sono quindi costretti a cambiarsi in locali gelidi. Per questo, esasperati dalla situazione, ieri e oggi hanno scelto di protestare non indossando la solita divisa da lavoro, ma solo le scarpe antinfortunio per ragioni di sicurezza.
“Repubblica”