Presentate oggi le nuove norme per aggirare il Congresso
Le misure per rafforzare i controlli sulle armi, check sono «sostanzialmente» pronte. Lo annuncia il presidente Barack Obama convocando giornalisti e telecamere nello Studio Ovale della Casa Bianca. È seduto accanto al ministro della Giustizia, Loretta Lynch, con la quale ha iniziato l’esame dei provvedimenti che saranno presentati oggi nei dettagli.
Ma quello che più gli preme ora è chiarire il punto di legittimità: «Le azioni legali che sto per intraprendere rientrano nelle mie prerogative e sono assolutamente in linea con il secondo emendamento della Costituzione». La Carta fondamentale degli Stati Uniti consente ai cittadini di autodifendersi con le armi. Nello stesso tempo il presidente può adottare atti immediatamente esecutivi in caso di emergenza (gli «Emergency Powers»). Sono queste le due prescrizioni costituzionali di cui tenere conto, find con una coda di complicazioni tecnico-giuridiche. Obama, però, non sarà chiamato a risponderne da accademici o da sottili interpreti del diritto. Bensì da candidati repubblicani scatenati, pronti a far da portavoce alla lobby dei produttori e venditori di armi, la National Rifle Association.
Donald Trump fa sapere che qualunque sia il decreto adottato da Obama lui lo «abolirà» immediatamente appena eletto alla Casa Bianca. Poi, tanto per dare un’idea che la polemica non si svilupperà esattamente sull’esegesi della Costituzione, aggiunge: «Obama avrebbe dovuto negoziare con i repubblicani e i democratici. Invece non lo ha fatto. E sapete perché? Non ha voglia di lavorare. Ha fretta di tornare a giocare a golf». Un altro pretendente alla nomination repubblicana, Chris Christie, dice che Obama crede «di essere un re, anzi un dittatore». Il tentativo di Obama può sembrare velleitario, destinato al fallimento. Anche perché il Congresso, dominato dai repubblicani, può trovare il modo per contrastare o vanificare le mosse del presidente.
Il leader della Casa Bianca, però, ha deciso di aggirare Camera dei Rappresentanti e Senato e di rivolgersi direttamente all’opinione pubblica. Giovedì 7 gennaio si farà intervistare solo su questo tema in uno speciale televisivo trasmesso dalla Cnn . Ieri Obama ha spiegato il senso politico della sua iniziativa: «Qui non si tratta di risolvere una volta per tutte il problema della violenza in questo Paese. Non stiamo neanche promettendo di prevenire ogni attentato, ogni strage; di togliere le armi dalle mani di tutti i criminali. Ma se anche queste misure serviranno a salvare una sola vita, a prevenire un solo attentato, abbiamo il dovere di adottarle». Nel concreto gli esperti di Loretta Lynch stanno lavorando su due aspetti. Primo: allargare la lista delle persone cui è vietato acquistare un’arma, inserendo anche i pregiudicati per crimini contro la persona. Secondo: obbligare i venditori di pistole e fucili a registrarsi, ottenendo una licenza federale e contribuire ai controlli, almeno segnalando i clienti sospetti alle autorità.
di Giuseppe Sarcina dal “Corriere della Sera”