Crai, non solo negozi alimentari

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I piani della realtà distributiva che ha acquisito Pellicano e fatto un accordo con Geimex. Insegne per l’igiene della casa e ora anche i discount

 mario-la-viola-craiIl gruppo Crai investe in una strategia multicanale, con l’obiettivo di ampliare i filoni in cui è presente: oltre all’alimentare con lo sviluppo dell’omonima insegna, ci sono i negozi specializzati per la casa e la persona, cui si affiancheranno, grazie a un accordo recente con Geimex, i discount targati Leader Price.
L’ultimo tassello del percorso è poi l’acquisizione del brand di supermercati Pellicano che sarà rilanciato con diversi format. Per la comunicazione si spendono circa 3 milioni di euro all’anno, enfatizzando la qualità dei freschi, dei prodotti a marchio del distributore. In cantiere c’è anche un progetto di e-commerce e si sta lavorando sul crm, ovvero le attività di gestione delle relazioni con il cliente. Il tutto in un 2016 che dovrebbe chiudersi, secondo le stime, a + 9%
«Il Gruppo Crai è una centrale che oggi ha un forte focus non solo sugli acquisti ma anche sui servizi: questo si traduce in un ruolo di centrale multicanale. Il nostro core business è dedicato ai negozi alimentari ma siamo presenti anche nel mondo dei drugstore», spiega Mario La Viola, direttore marketing, format, rete e sviluppo di Crai Secom, che conta su 3 mila punti vendita, a insegna Crai per gli alimentari (che pesano per il 65%) e con Beautytù, BeautyStar, Cad, Determarket, Ipersoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi&Profumi, Smoll e Target per i negozi specializzati in igiene della casa e della persona.
Le ultime operazioni, ovvero l’acquisizione del marchio di supermercati Pellicano e l’accordo con Geimex, «rafforzano questa strategia.
Nel caso di Geimex, l’idea è fare una partnership per entrare in Italia nel mercato dei discount, in cui non siamo presenti, mentre loro hanno il brand Leader Price, molto forte in Francia».
Per quanto riguarda Pellicano, «vediamo che ci sono delle possibilità nelle regioni in cui i nostri affiliati possono continuare a fare sviluppo con l’insegna Pellicano, dove magari non si riesce a farlo più con il marchio Crai», osserva il manager. «Abbiamo definito i tre format che andremo ad aprire: strutture di prossimità che arrivano fino ai 400 metri quadri, supermercati dai 400 agli 800 e poi quelli oltre i mille. Saranno punti vendita incentrati sui prodotti locali, biologici, salutistici e sulla qualità, con un’immagine precisa: non saranno negozi di primo prezzo ma vogliono essere qualitativamente di livello, con un servizio all’altezza». È stato aperto un primo punto vendita targato Pellicano a Marcianise (Caserta) il 3 novembre, il 28 novembre ne saranno aperti altri 7 e nel 2017 ne saranno inaugurati almeno 50, in tutta Italia.
Considerando invece l’insegna Crai, «stiamo crescendo: quest’anno abbiamo incrementato la quota di mercato, arrivando a 2,36% nel totale Italia, mentre se guardiamo l’ambito dei punti vendita di prossimità siamo co-leader con l’11,36% di quota. Mediamente ogni anno affiliamo tra i 150 e i 200 nuovi negozi, quindi vogliamo continuare a crescere», continua La Viola. «C’è anche un progetto in cantiere per lanciare un e-commerce: stiamo lavorando con il Politecnico di Milano per valutare come essere presenti sul digitale, sfruttando la capillarità dei negozi».
Il gruppo, inoltre, sta lavorando sulle attività di crm (customer relationship management), grazie a un accordo con Dunnhumby, azienda specializzata nei servizi di analisi dei consumatori e parte del gruppo di distribuzione Tesco.

di Irene Greguoli Venini, ItaliaOggi