di CESARE LANZA
Scommettiamo che il caso Icardi è tutt’altro che finito e si tornerà a parlare della cessione del campione contestato? Il calcio è soffocato dalle ipocrisie e dal dominio del denaro: nella morsa è stretta anche questa ennesima, clamorosa vicenda. Riassumiamo. In un libro sulla sua vita Mauro Icardi ha raccontato un brutto episodio: dopo una sconfitta dell’Inter, i tifosi ultra pretesero che i giocatori andassero a giustificarsi a tu per tu con loro. Un bambino aveva chiesto la maglia di leardi, leardi lo ha accontentato, un tifoso scatenato l’ha strappata al bambino e l’ha scaraventata in campo, con i soliti insulti (ricambiati nel libro). Se è esatto, il primo aspetto è semplice. leardi ha detto la verità? Non va certo sanzionato. Anche Franco Baresi, nel Milan, rimbeccò i tifosi! Ho tuttavia in tivù ascoltato, sbalordito, che Paolo Condò, eccellente giornalista, ha detto che l’Inter aveva il dovere di vigilare sui contenuti del libro. Ma quando mai? Censura, legittimata, anche nel calcio? Icardi ha 23 anni, più che maggiorenne, e ha il pieno diritto di dire e scrivere ciò che vuole. Se ha scritto il falso, e solo in questo caso, va sanzionato. L’Inter, come altri club, sbaglia poi nel coccolare i tifosi esagitati. Prima, nel consentire che i giocatori vadano a giustificarsi dopo una sconfitta. Perché? Si vince, si perde: qual è il problema? Poi, nell’annunciare severi provvedimenti, prima di aver fatto luce. Ma luce vera non ci sarà: Icardi vale un patrimonio, sarebbe sciocco svalutarlo; i tifosi, anche gli ultra, sono una risorsa, ma anche una minaccia. Inevitabile che, dopo il baccano, prevalgano ipocrisie, compromessi e interessi finanziari. E leardi sarà ceduto, forse anche a gennaio.
di Cesare Lanza, La verità