In Asia nasce un nuovo miliardario ogni tre giorni. E per la prima volta negli Usa da dieci anni a oggi il patrimonio medio dei nuovi miliardari ha superato quello dei ricchi ereditieri
Va male l’economia e soffrono anche i patrimoni dei super ricchi. Il 2015 ha segnato una battuta d’arresto nel processo di creazione di ricchezza dei miliardari, che è complessivamente diminuita di 300 miliardidi dollari a 5100 miliardi, più o meno il triplo del Pil italiano. Le cause principali di questa dinamica
sono da ricercarsi nel trasferimento di attivi all’interno delle famiglie, nella deflazione dei prezzi delle materie prime e nell’apprezzamento del dollaro statunitense. Il patrimonio medio dei miliardari è sceso da 4 miliardi a 3,7 miliardi e su base netta gli Stati Uniti hanno registrato solo 5 nuovi miliardari nel 2015. Per contro, l’Asia ha annoverato un nuovo miliardario ogni tre giorni, con oltre la metà dei 113 nuovi miliardari totali provenienti dalla Cina. È ancora troppo presto per stabilire se l’andamento del 2015 rappresenti solo una battuta d’arresto temporanea dell’età dorata o qualcosa di più serio.
Un altro punto saliente riscontrato dallo studio pubblicato da Ubs Group AG e PwC e intitolato «Are billionaires feeling the pressure?» (Miliardari sotto pressione?) è il passaggio patrimoni atteso nei prossimi 20 anni e stimato inrono ai per 2100 miliardi. Si tratta si 460 miliardari che dovranno studiare il modo di trasferire ai propri eredi l’intero patrimonio. E’ l’Europa la regione che vanta la più alta concentrazione di miliardari multigenerazionali (182, pari al 54%), che hanno anche dimostrato di saper conservare meglio la propria ricchezza. Il dato è invece pari a 175 negli Stati Uniti (33%) e 76 nella regione APAC (15%). Per la maggior parte delle giovani economie asiatiche, dove più dell’85% dei miliardari è di prima generazione, si tratterà della prima trasmissione di ricchezza miliardaria in assoluto.
Dei miliardari che dopo il 1995 sono scesi sotto la soglia del miliardo di dollari statunitensi, nel 90% dei casi i beni non sono stati preservati oltre la prima o la seconda generazione. Per evitare di fare la stessa fine – in un’epoca di difficoltà economiche e imminenti trasferimenti di ricchezza – i nuovi miliardari devono prendere a esempio le vecchie generazioni abbienti d’Europa. La Germania e la Svizzera, in particolare, sono i paesi con la più alta percentuale di «vecchia» ricchezza. I miliardari asiatici orientati alla famiglia potrebbero adattare alle proprie necessità il modello europeo di conservazione della ricchezza. Per la prima volta da 10 anni a questa parte, il patrimonio medio dei miliardari statunitensi di prima generazione ha superato quello dei miliardari per eredità (USD 4,5 miliardi contro USD 4,3 miliardi).
Repubblica